Seppur con alcune difformità il welfare aziendale si sta progressivamente diffondendo all’interno del tessuto produttivo del Paese. Oltre a ridefinire il perimetro delle relazioni industriali, tale fenomeno sta producendo interessanti effetti dal punto di vista economico e delle modalità di fruizione delle prestazioni di natura sociale da parte dei lavoratori. Sono sempre di più infatti le società (profit e non profit) che decidono di investire nel cosiddetto “mercato” del welfare aziendale. Tra queste realtà sono sempre più numerosi i provider, cioè soggetti che sostengono le imprese nelle varie fasi di ideazione, implementazione e monitoraggio di interventi o piani di welfare. Il capitolo approfondisce le dinamiche in corso nel mercato del welfare aziendale concentrandosi sulla funzione di intermediazione fra domanda e offerta, ovvero fra bisogni e risposte, nel campo del welfare occupazionale da parte dei provider. Le analisi e le riflessioni proposte si basano su quanto emerso da una survey rivolta ai principali operatori e realizzata da Percorsi di secondo welfare, in collaborazione con AIWA, la prima associazione italiana di provider di welfare aziendale. La ricerca si è posta l’obiettivo di colmare, almeno in parte, il deficit conoscitivo esistente intorno a tale tema, provando a stimare il valore del mercato legato al welfare aziendale intermediato dagli operatori e l’ampiezza del bacino di lavoratori che hanno accesso a questa forma di protezione sociale, a cogliere le caratteristiche delle imprese clienti e a comprendere scelte di aziende e lavoratori in materia di servizi e prestazione di welfare. Le dinamiche osservate grazie alle evidenze emerse dalla survey, lette attraverso gli spunti offerti dalla letteratura attualmente disponibile, sono utili per sviluppare alcune riflessioni in merito all’effettivo ruolo di intermediazione (o disintermediazione) che i diversi attori che popolano il mercato del welfare – a partire dai provider stessi – esercitano o potrebbero esercitare a vari livelli. Il capitolo si interroga in particolare sulla possibilità che, quando gli operatori limitano la propria opera di intermediazione alla predisposizione e alla vendita di una piattaforma informatica per l’accesso ai benefit welfare, questa finisca per alimentare disintermediazione fra bisogno e lavoratore.
 



The corporate welfare market. Intermediation and the role of providers

Despite some differences, company-based welfare is gradually spreading within Italian productive fabric. In addition to the redefinition of borders/perimeter of industrial relations, such phenomenon is producing interesting effects both from an economic perspective and the way workers access and benefit from welfare. In fact, more and more (profit and non-profit) companies are investing in the so-called company-based welfare market. Among these, there are the so called “providers”, people supporting companies in the different phases of design, implementation and welfare interventions or plans monitoring. This Chapter provides in-depth coverage of the dynamics currently underway in the company-based welfare market, by focusing on providers’ intermediation between supply and demand, i.e. between needs and responses. Analyses and reflections are based on a survey involving the main providers operating in Italy. The survey was carried out by Percorsi di secondo welfare in collaboration with AIWA, the first Italian association of company-based welfare providers. Aim of the research was to fill the gap of knowledge on this topic, trying to estimate the size of the market brokered by the operators as well as the pool of workers who have access to this form of social protection; to capture the characteristics of client companies and to understand the choices made by companies and workers in terms of services and welfare provisions. Study’s results – explained on the basis of the current literature on the topic – are relevant to expand some of the matters raised at the actual role of intermediation (or dis-intermediation) that welfare system actors play or could play at various levels – starting from the providers themselves. The final part of the chapter raises the question that, when operators restrict their intermediation work to the design and sale of an IT platform for welfare benefits’ access, this might lead to dis-intermediation between need and worker.