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All’interno del ciclo “Welfare e Investimenti a 360 gradi”, a cura di Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali, è stato pubblicato il Terzo Quaderno di approfondimento, ideale continuazione del workshop “Investimenti a impatto sociale: analisi e opportunità” che si è svolto a Roma il 22 giugno 2016. Il Quaderno fornisce una chiave di lettura sia sulle prospettive di crescita sia sulle criticità che il fenomeno degli investimenti a impatto sociale implica. Il tema riveste particolare importanza all’interno del processo di innovazione sociale, fattore indispensabile per un sistema di welfare moderno ed efficace.

Finanza sociale: risposta ai bisogni e ritorno economico

Come indicato nel Quaderno, “il termine Finanza Sociale si riferisce al processo di reperimento delle risorse monetarie da parte di organizzazioni, progetti o individui impegnati a soddisfare un fabbisogno sociale. In questo senso, la finanza sociale comprende sia il reddito che le organizzazioni generano per coprire i loro costi, sia le risorse che ricevono al fine di crescere e svilupparsi”.
La finanza sociale si contraddistingue dalla tradizionale finanza commerciale innanzitutto perché, in termini di rendimento, gli investitori si aspettano un ritorno inteso come risoluzione di un problema sociale e, dall’altro lato, le organizzazioni o individui che ricevono i finanziamenti hanno obiettivi sociali prima che commerciali.

Il tema della finanza a impatto sociale, che porta i soggetti che la adottano a contraddistinguersi per l’adozione di comportamento meritevole, sta attraendo negli ultimi tempi diversi stakeholder; i dati diffusi dal rapporto 2016 del Global Impact Investing Network (GIIN), rilevano, già per il 2015, un investimento in questo segmento, a livello mondiale, di oltre 15 miliardi di dollari, con la previsione di un trend di crescita per il 2016 del 16%. La ragione di questa attenzione crescente sta nel fatto che, oltre a contribuire allo sviluppo di un modello economico che favorisce la risposta al fabbisogno sociale, la finanza a impatto sociale porta anche a concrete opportunità di business. Tra queste si ricordano: l’apertura di nuovi mercati volti a rispondere alla domanda di fasce di popolazione sinora escluse, il consolidarsi della green economy, la necessità di implementare nuove coperture di welfare, anche favorendo sinergie pubblico-privato.


Impatto sociale: l’importanza della misurazione del risultato

Il già citato GIIN definisce gli impact investments come “investimenti in imprese sociali, organizzazioni e fondi finanziari realizzati con l’intenzione di generare un impatto sociale misurabile insieme a un ritorno finanziario”. Insieme all’esplicita intenzione di generare un miglioramento socialmente rilevante e rilevabile è necessario un ritorno positivo per l’investitore. Il fattore della misurazione del risultato si configura, quindi, come uno degli elementi qualificanti di questa forma di investimento.

L’investimento a impatto sociale rappresenta dunque un terreno estremamente fertile sul quale gli investitori – in particolare quelli istituzionali, che perseguono essi stessi un obiettivo sociale – e, più in generale, tutto il sistema economico, possono coltivare concrete e valide ambizioni di crescita. Si tratta però di una tipologia di investimento caratterizzata da una certa complessità e che dunque necessita di percorsi di avvicinamento ben calibrati e basi tecniche solide.

A tale scopo il Quaderno mostra lo stato dell’arte e i possibili margini di sviluppo che si prospettano all’orizzonte per questo filone di investimenti.


I risultati emersi

Nonostante un interesse già consistente, il social impact investing è una tipologia di investimento il cui consolidamento necessita di rafforzare i presupposti tecnico-culturali. È fondamentale infatti che siano rese evidenti agli investitori le potenzialità di questo segmento. Alcuni aspetti tecnici devono essere ancora perfezionati: la misurazione quantitativa dell’impatto sociale, l’equilibrio tra rischio e rendimento, la diffidenza delle imprese e del privato sociale verso i mercati finanziari. Inoltre, affinché l’investimento a impatto sociale possa essere replicabile su ampia scala e diventare maggiormente attrattivo, è necessario rendere il processo più efficiente allo scopo di livellare i costi.


Le sfide aperte

Nonostante l’interesse e le aspettative mostrate per questa tipologia di investimento, la diffusione resta ancora limitata. Per questo è necessario adottare delle misure che ne favoriscano lo sviluppo. Tra queste il Quaderno indica: scambio di best practices e confronto fra i diversi attori per favorire l’incontro tra domanda e offerta; sensibilizzazione dei decisori politici perché permettano a livello normativo lo sviluppo di questa tipologia di investimenti; attivazione di un Tavolo di lavoro che porti all’attuazione di misure efficaci per lo sviluppo del tema.

Riferimenti:

Il Quaderno “Investimenti a impatto sociale: analisi e opportunità