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È nata una piattaforma per aiutare le imprese a condividere le pratiche di sostenibilità

Si chiama PurPle e il suo scopo è facilitare l’adozione di misure riguardanti le strategie ESG da parte delle aziende. Tra le iniziative condivisibili c'è anche il welfare aziendale.

Venerdì 4 giugno è stato lanciato a Milano Purple – The Science of Why, una rete finalizzata a supportare aziende ed istituzioni in attività come analisi, misurazione, definizione di strategie legate alla sostenibilità sociale e ambientale. Questo hub nasce dall’iniziativa di cinque società che si occupano di consulenza, analisi delle strategie aziendali e comunicazione: Community, BDO Italia, Reputation Manager, Reputation Science e Serviceplan Group.

Il termine PurPle nasce dalla fusione di Purpose (scopo) e People (persone), ovvero due delle componenti più significative per condurre le imprese nella pianificazione e comunicazione di strategie di business orientate a una visione sostenibile. La dizione “The Science of Why” fa, invece, riferimento all’approccio scientifico e razionale che l’iniziativa intende adottare per il perseguimento di tali strategie.

Le cinque società partner del progetto hanno infatti creato una piattaforma online che si propone di fornire informazioni e consulenze sul fronte della sostenibilità aziendale, RSI e reputazione. La piattaforma al momento può vantare la presenza di una vasta gamma di partner aventi un’esperienza duratura nella realizzazione di progetti e azioni dal risvolto sociale. Tra questi ci sono: A2A, Aeffe, Angelini, Atlantia, Banca Generali, Barilla, Kimbo, Enel, Eni, Ferrero, Ferrovie, Illy, IMA, Moncler, OTB, OVS, Snam, Stellantis, Terna. PurPle si dichiara una realtà “in espansione” e quindi aperta all’ingresso di nuovi possibili partner.

La piattaforma intende fornire servizi multidisciplinari come l’elaborazione di piani di assessment, la definizione di strategie ispirate dai criteri ESG (Environmental, Social and Governance), la stesura di bilanci di sostenibilità e piani di comunicazione; e ancora accountability, stakeholder engagement, consulenza legale, governance, campagne creative, attività di ingegneria reputazionale e sviluppo di piani di welfare aziendale.

Il progetto appena partito dal punto di vista del secondo welfare appare dunque interessante perché può consentire alle imprese coinvolte di diffondere e far conoscere ad altre organizzazioni anche le proprie esperienze di welfare. Come vi abbiamo spesso raccontato – specie nel volume “Fare rete per fare welfare. Dalle aziende ai territori: strumenti, attori, processi” – le reti e gli interventi collaborativi sono infatti strategici per sostenere la diffusione del welfare aziendale e delle politiche di conciliazione vita-lavoro, soprattutto tra le micro e le piccole imprese.

In questa direzione PurPle può facilitare la diffusione di esperienze e best practice tra le aziende, contribuendo così ad ampliare la conoscenza su temi spesso ancora poco conosciuti. Grandi aziende come quelle sopra citate possono infatti fare da traino per molte altre organizzazioni che vogliono investire nel campo della sostenibilità e delle azioni di welfare e per il benessere dei loro collaboratori.

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