Rassegna Stampa
Privati / Aziende

I buoni pasto, piccolo grande welfare

Sul Corriere della Sera del 10 gennaio Dario Di Vico parla dei buoni pasto, ne ricorda l’utilità e si interroga sul loro futuro. E’ possibile che la quota detassata sia ancora di 5,29 euro? E’ ormai difficile consumare un pasto con quella cifra. E quanto costa all’erario la detassazione dei ticket restaurant? Intorno ai 470 milioni, ma le associazioni di categoria sostengono sia meno. Di Vico auspica che il Governo non torni indietro, e continui ad agevolare questo strumento di sostegno al reddito dei lavoratori. E conclude: “Invece, pur valutando le compatibilità di politica fiscale, un aumento del ticket a dieci euro apporterebbe sicuramente un piccolo contributo alla coesione sociale. E rivedrebbe un valore monetario fermo da ben ventitré anni”.

Il 9 gennaio Alberto Brambilla, sempre dal Corriere della Sera, fa proposte per agevolare la crescita. Un tema che andrebbe affrontato secondo Brambilla su tre livelli: semplificazione, agevolazioni e incentivazioni. Per quanto riguarda le agevolazioni, e considerando che gli stipendi in Italia sono bassi rispetto alla media europea, e non sarà facile che si alzino, il welfare aziendale può svolgere un ruolo importante. Ma non senza rivedere il regime della tassazione e delle deduzioni. D’accordo con Di Vico, Alberto Brambilla propone di aumentare l’importo deducibile per le imprese, dagli attuali 5,29 euro ad almeno 10. E aggiunge: l’introduzione di un “buono trasporti” per compensare l’aumento dei costi di trasporto; maggiore informazione per i datori di lavoro circa la possibilità di offrire welfare aziendale ai dipendenti (magari alzando anche qui l’importo deducibile, fermo a 258,25); una revisione del sistema fiscale per i dipendenti che riequilibri il carico tra questi ultimi e i lavoratori autonomi.

Graziella Gavezzotti, amministratore delegato di Edenred Italia, risponde sul blog di Dario Di Vico “La nuvola del lavoro”, fornendo ulteriori spunti di riflessione. Certo che l’importo non è più adeguato, e certo che l’alimentazione è al primo posto tra le priorità dei cittadini. Una recente ricerca di Edenred e Astra Ricerche sui bisogni dei lavoratori indica però come ci siano altre necessità, prima tra tutte quella di bilanciamento tra vita e lavoro, con orari flessibili e agevolazioni per coloro che hanno oneri di cura dei propri cari. Anche per quanto riguarda la conciliazione vita-lavoro, il voucher può essere uno strumento di welfare immediato e flessibile a supporto della famiglia. 

 

Riferimenti:

I buoni pasto, piccolo grande Welfare
Corriere della Sera, 10 gennaio 2012

Più Welfare in Azienda così Cresce il Salario ma non l’Imponibile Irpef
Corriere della Sera, 9 gennaio 2012

Lettere alla Nuvola – Buono pasto? Il welfare per tutti
La nuvola del lavoro, 10 gennaio 2012

L’articolo 51 del TUIR

Il sito della società Edenred, azienda leader a livello internazionale nell’emissione di buoni servizio