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La povertà sanitaria è un fenomeno ormai strutturale nel nostro Paese: ogni anno circa 4 milioni di famiglie limitano la spesa destinata a visite mediche e accertamenti periodici per ragioni economiche. Per rispondere a questo problema è nata la Banca delle Visite, un’iniziativa che ha tradotto il concetto di “caffè sospeso” nel mondo della sanità allo scopo di tutelare maggiormente il diritto alla salute.

La povertà sanitaria in Italia: qualche dato

L’espressione “povertà sanitaria” descrive le conseguenze della scarsità di reddito sui consumi e i comportamenti in materia di salute, specialmente negli ambiti in cui non è previsto un intervento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e le persone devono sostenere le spese “di tasca propria” (out of pocket), come per l’acquisto dei farmaci da banco e il pagamento dei ticket.

Secondo il 10° Rapporto Donare per curare. Povertà sanitaria e donazione farmaci, curato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (organo di ricerca del Banco Farmaceutico), l’andamento della povertà sanitaria è stabile – e preoccupante – nel nostro Paese da alcuni anni. Nel 2021 quasi 4,8 milioni di famiglie in Italia hanno limitato le spese sanitarie rinunciando o rinviando le cure oppure ricorrendo a centri diagnostici più economici (OPSan 2022). Sebbene anche le famiglie non povere siano colpite dal fenomeno, sono le famiglie in povertà assoluta a rinunciare molto più spesso a cure e visite (v. figura 1). Nel 2021 ha limitato la spesa sanitaria il 17,2% delle famiglie non povere e il 32,6% delle famiglie povere (quasi 1 su 3).

Grafico 1. Famiglie che hanno limitato la spesa per visite mediche e accertamenti per motivi economici in Italia, per condizione economica (%)

Le principali voci di spesa sanitaria out of pocket sono quelle relative all’acquisto di farmaci da banco e al pagamento dei ticket per prestazioni presso il SSN. Negli ultimi anni, e specialmente a partire dalla pandemia, il fenomeno della povertà sanitaria è diventato ancora più complesso: con l’allungamento dei tempi medi di attesa per l’ottenimento delle prestazioni sanitarie è infatti aumentato il bisogno di ricorrere privatamente a prestazioni specialistiche, in una congiuntura economica che rimane particolarmente complessa.

Nel campo della fornitura di farmaci opera da anni il Banco Farmaceutico organizzando iniziative concrete di aiuto ma anche svolgendo un’attività di advocacy, come quella appunto dell’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria.

Banca delle Visite: di cosa si tratta

L’iniziativa solidale Banca delle Visite è nata nel 2017 per ispirazione dell’omonima Fondazione. La Fondazione al tempo si chiamava BASIS ed era nata due anni prima per volontà della società di mutuo soccorso Mutua Basis Assistance (MBA) e dei suoi partner Health Italia e Health Assistance. Gli enti fondatori si proponevano di supportare chi, per motivi economici o di fragilità sociale, non aveva la possibilità di sottoscrivere una copertura sanitaria integrativa, né di pagare privatamente per una visita medica o un esame diagnostico. La Fondazione ha ben presto concentrato tutte le sue forze e le donazioni sull’iniziativa della Banca delle Visite per diffonderla a livello nazionale, acquisendo anche la denominazione di Onlus nel 2017 e aggiornando la denominazione nel corso del 2021 proprio in Banca delle Visite Onlus.

L’intuizione alla base del progetto è semplice: dare a chiunque la possibilità di regalare a chi ne ha bisogno una visita specialistica o un esame di accertamento e, dall’altra parte, garantire a chi è in condizione di bisogno di accedere più facilmente e in tempi brevi a prestazioni mediche private. Un sistema che, in un certo senso, permette di raccogliere "cure sospese" a chi ne faccia richiesta.

Per poter usufruire dell’aiuto della Banca è necessario essere in possesso di semplici requisiti: avere un ISEE inferiore ai 12.000 euro, avere una prescrizione del proprio medico curante rispetto alla visita o esame necessario e aver riscontrato un tempo di attesa superiore ai 60 giorni dopo aver cercato di prenotare la prestazione richiesta presso il SSN.

Le visite sono donate attraverso diverse modalità: innanzitutto medici e cliniche possono convenzionarsi con la Banca concordando di donare un certo numero di visite e prestazioni e fornendo un listino di prezzi calmierati riservato agli utenti di Banca delle Visite. Nel corso degli anni alla Banca hanno aderito 320 “SuperDottori” e “SuperCliniche”1 che hanno deciso di mettersi a disposizione convenzionandosi al circuito.

L’attività della Banca è però anche sostenuta dalle donazioni di privati e aziende. Le donazioni arrivano innanzitutto, in maniera automatica, dai Soci di Mutua MBA: da sempre la fondazione è alimentata con una piccola percentuale dei piani sanitari sottoscritti. Chiunque può sostenere l’attività della Banca delle Visite effettuando una donazione a importo libero oppure donando una o più prestazioni specifiche tramite il sito della Banca. Esistono poi diverse altre modalità di sostegno alla Banca, tra cui iniziative come bomboniere solidali, lasciti testamentari, eventi di fundraising. La Banca, infine, beneficia dei contributi provenienti dal 5xmille.

Tramite il sito della Banca delle Visite è possibile effettuare le donazioni e inserire la propria richiesta di aiuto. Nel 2022 sono state donate 930 prestazioni, visite mediche ed esami di diagnostica strumentale.

L'importanza della rete per alimentare e ampliare il circuito solidale

Come spesso raccontiamo, i progetti che prevedono obiettivi ambiziosi e azioni articolate necessitano di un lavoro di rete strutturato per potersi sviluppare e radicare sul territorio. Secondo Michela Dominicis, presidente della Banca delle Visite, l’obiettivo dei prossimi mesi è proprio “aumentare la rete alla base del progetto per portare il messaggio solidale a più persone possibili in tutta Italia, raggiungendo così chi può aver bisogno di aiuto e al momento non ha nessuna possibilità di sostenere spese mediche”. L’allargamento della rete, per Dominicis, si pone anche l’obiettivo di aumentare il numero di prestazioni offerte grazie a una crescita delle donazioni e dei medici e centri convenzionati.

Il lavoro di rete si sviluppa dunque in due direzioni: innanzitutto la Banca lavora per moltiplicare le occasioni di incontro con le persone, stringendo alleanze con le realtà locali come le associazioni che operano nel sociale e gli attori del Terzo Settore. La collaborazione con questi enti rappresenta un canale privilegiato per entrare in contatto con la fragilità: gli attori che operano sul territorio accanto alle persone in difficoltà possono infatti segnalare particolari situazioni di bisogno. Per la Banca è importante anche il supporto istituzionale degli enti locali: attraverso patrocini o protocolli di intesa i Comuni riconoscono la Banca come interlocutore affidabile agli occhi della cittadinanza.

La Banca delle Visite conduce anche un lavoro specifico di divulgazione per aumentare le donazioni sia da parte di persone e aziende che da parte di medici e strutture. In questo senso le richieste di prestazioni che arrivano rappresentano sempre anche uno stimolo all’allargamento della rete. Qualora per una richiesta in una data località non sia disponibile un SuperDottore o una SuperClinica nelle vicinanze, la Banca contatta un medico o una struttura non convenzionati presentandosi facendosi carico del costo della prestazione. In quel momento si coglie l’occasione per raccontare il funzionamento della Banca delle Visite e proporre di collaborare attraverso la donazione di alcune prestazioni e la creazione di un listino di prezzi calmierati.

Un ruolo molto importante è infine svolto dagli “Amici Sostenitori” e dagli “Amici Point”. Si tratta rispettivamente di semplici cittadini e di attività commerciali o realtà che hanno una “vetrina” e che possono aiutare a divulgare l’iniziativa allo scopo di suscitare sostegno da parte di donatori. Gli Amici Sostenitori e gli Amici Point svolgono anche un ruolo importante nella segnalazione di persone in condizione di bisogno. La Banca conta più di 200 Amici su tutto il territorio nazionale. Si tratta di persone ed enti che collaborano in maniera volontaria e costante con la Banca delle Visite, guidati dalla convinzione che i principi mutualistici e solidaristici debbano essere promossi anche e soprattutto per tutelare il diritto universale alla salute.

Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di due interviste realizzate con Michela Dominicis (Presidente Banca delle Visite Onlus) e Gerardo Ceriale (promotore mutualistico di MBA e Amico Sostenitore della Banca delle Visite).

Riferimenti

OPSan - Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (2022), 10° Rapporto Donare per curare. Povertà sanitaria e donazione farmaci

Note

  1. Dato aggiornato al 14/2/23.
Foto di copertina: Darko Stojanovic da Pixabay.