Pillole
Povertà e inclusione

Il contrasto alla povertà educativa passa anche dal miglioramento dei rendimenti scolastici, dice Fondazione Openpolis

Migliorare il sistema educativo vuol dire ridurre il gap tra gli studenti con background sociali diversi e alimentare la mobilità sociale. Ecco la situzione in cui si trova il nostro Paese
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Una delle sfide più importanti per il nostro sistema educativo è migliorare i rendimenti scolastici degli studenti. In un mondo dove sono e saranno necessarie sempre più competenze, è questa la premessa per non lasciare indietro nessuno, in particolare i bambini e i ragazzi che nascono nelle famiglie più svantaggiate.

Non agire su questo fronte significa allargare il gap tra studenti con background sociali diversi, e accettare una società più statica, con meno mobilità sociale. Distorsioni che possono essere ridotte solo da un sistema educativo equo e di qualità per tutti, a prescindere dal contesto sociale di provenienza. Da questo punto di vista, negli ultimi anni le rilevazioni Ocse-Pisa hanno indicato un sensibile peggioramento dei rendimenti scolastici degli studenti a livello europeo. In media un quindicenne su 5 non raggiunge competenze sufficienti in lettura, matematica e scienze. Nel nostro Paese risulta inoltre molto marcato il gap territoriale tra Nord e Sud.

Per approfondire la questione, la Fondazione Openpolis ha curato un’interessante indagine che riprende proprio i dati Ocse.

Qui è possibile consultare l’approfondimento realizzato dalla Fondazione Openpolis