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Negli ultimi anni nel nostro Paese si sono sviluppate diverse esperienze innovative che hanno unito azioni di contrasto alla povertà alimentare con attività finalizzate ad aumentare il livello di inclusione sociale dei più bisognosi: gli empori solidali. Luoghi che, oltre ad occuparsi della distribuzione di cibo, cercano di essere punto di riferimento per coloro i quali vivono situazioni socialmente complesse e che tentano di dar loro gli strumenti e il supporto adeguato per uscire da tale condizione. Nel nostro piccolo vi abbiamo raccontato ad esempio di Portobello di Modena, di Emporio Parma e dei social market dell’Associazione Terza Settimana nati a Milano e Torino, ma un po’ a macchia di leopardo sono decine le iniziative di questo genere che stanno sorgendo in giro per l’Italia.

Il rischio, come spesso accade quando si cerca di rispondere a situazioni di emergenza, è che le diverse esperienze non si conoscano, non abbiano occasione di scambiarsi conoscenze acquisite sul campo, sovrappongano le proprie attività e, più preoccupante, entrino in competizione per aggiudicarsi eventuali risorse destinate a rafforzare la loro azione. Per evitare tale pericolo la Regione Veneto ha approvato un provvedimento che stanzierà 347 mila euro per sostenere e sistematizzare la nascita degli Empori della Solidarietà. Questi spazi, costituti da enti locali o da organizzazioni del terzo settore, avranno il compito di coordinare e rendere più efficaci le tante azioni intraprese dai vari soggetti del territorio per combattere la povertà e il disagio sociale a partire dalla redistribuzione delle eccedenze alimentari.

L’iniziativa è parte di un Programma triennale di più ampio respiro, che mira a far diventare gli empori luoghi di riferimento per gli operatori e le persone in difficoltà a causa della crisi-che-non-passa. Nello specifico il provvedimento regionale stabilisce di destinare 130 mila euro al Banco Alimentare del Veneto per incrementare la raccolta e distribuzione delle derrate alimentari in tutta la regione; 60 mila euro alla Cooperativa Sociale Primavera di Mirano (Ve) per la realizzazione dell’emporio nei locali messi a disposizione dal Comune; 47 mila euro alla Caritas Diocesana di Verona per realizzare l’emporio solidale nel capoluogo scaligero; 45 mila euro all’Associazione San Vincenzo De Paoli di Treviso per attivare l’emporio solidale nel capoluogo della Marca; sempre in provincia di Treviso, 45 mila euro agli Amici della Solidarietà di Montebelluna per realizzare un emporio solidale; 20 mila euro andranno infine all’Associazione San Vincenzo di San Donà di Piave per creare un emporio nell’area del Basso Piave.

L’Assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli ha parlato di un “cambio di marcia della Regione Veneto nella lotta alla povertà e al disagio sociale. Questa è una risposta concreta e costruttiva che punta a fornire risorse ma anche e soprattutto a sollecitare e valorizzare il coordinamento delle azioni, mettendo in campo un’azione di grande significato sociale, ma anche di grande concretezza, perché finanziamo progetti specifici che ci sono pervenuti da realtà locali già bene attrezzate e con esperienze molto valide nel settore”.

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