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Il 30 novembre scorso si è svolta la 17ª edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, evento che annualmente consente agli italiani di donare parte della propria spesa a chi ha fame. In un momento particolarmente critico per il nostro Paese – il numero degli indigenti ha ormai superato quota 4 milioni, il peggior dato mai registrato dal secondo dopoguerra – la Colletta rappresenta un’occasione privilegiata per raccogliere generi alimentari che verranno poi distribuiti dalla Rete Banco Alimentare nel corso dei prossimi mesi, ma anche per percepire con maggior chiarezza un problema, quello della povertà alimentare, di cui si parla poco e male.

I numeri della Colletta 2013

La Colletta di quest’anno si è svolta in oltre 11.000 supermercati (2.000 in più rispetto al 2012) dove circa 5,5 milioni di persone hanno destinato parte della propria spesa a chi è più povero. Nonostante la crisi economica che non passa, anche quest’anno sono state raccolte ingenti quantità di risorse, che andranno a coprire circa il 15% del fabbisogno complessivo del Banco Alimentare. Per la precisione sono state donate 9.037 tonnellate di generi alimentari a lunga conservazione (pasta, scatolame, prodotti per l’infanzia, olio…).

Il raggiungimento di questo risultato è stato possibile soprattutto grazie all’impegno di oltre 135.000 volontari che per tutta la giornata, nonostante le condizioni di forte maltempo in diverse parti del Paese, si sono spesi per incoraggiare, raccogliere, imballare e immagazzinare i frutti della solidarietà degli italiani. Il cibo raccolto nel corso dell’ultimo sabato di novembre nei prossimi mesi sarà distributio alle oltre 8.800 strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare, che assistono ogni giorno oltre 1.800.000 poveri in diverse aree del nostro Paese. 

“Questo gesto di corale solidarietà”̀ – ha affermato Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus (leggi l’intervista concessa a Secondo welfare) – “e il risultato raggiunto grazie allo sforzo dei volontari, alla generosità dei donatori e alla disponibilità dei punti vendita, ci sprona a proseguire, con ancora più vigore, nel nostro impegno quotidiano di recupero delle eccedenze alimentari per il sostegno delle strutture caritative, sollecitando le imprese della filiera agroalimentare che ancora non sono al nostro fianco, a volersi attivare per una continua collaborazione con la nostra Rete».  

Donazioni più che mai fondamentali, anche se in calo

Rispetto allo scorso anno si è registrato un calo di circa il 6% del cibo raccolto (da 9.622 del 2012 a 9.037 del 2013), ma tenendo conto delle difficili condizioni in cui si è svolta la Colletta questo rappresenta comunque un ottimo risultato. E’ possibile affermarlo soprattutto se si tiene conto dei cambiamenti che nei prossimi mesi contraddistingueranno il sistema istituzionale di sostegno agli indigenti.

A fine 2013, infatti, il programma per agli aiuti gli indigenti dell’Unione Europea, il PEAD, si concluderà dopo oltre 20 anni di attività per lasciare spazio a FEAD, il nuovo fondo che dovrebbe sostituirne le funzioni (di cui ci ha recentemente parlato Angela Frigo). Tra la conclusione del PEAD e l’entrata in funzione del FEAD potrebbero tuttavia passare alcuni mesi nel corso dei quali le organizzazioni che distribuiscono gli aiuti UE nei diversi Paesi membri, tra cui anche il Banco Alimentare, potrebbero incontrare difficoltà nello svolgere le proprie attività. L’aver raccolto in un solo giorno oltre 9.000 tonnellate di cibo rappresenta pertanto un traguardo significativo di cui è difficile non riconoscere l’importanza.

 

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