Rassegna Stampa
Parti Sociali / Sindacati

Maternità e paternità, cosa cambia con il Jobs Act

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Ai blocchi di partenza il decreto 187.

Nei giorni scorsi la Cgil, insieme all’Inca, ha partecipato alle audizioni che si sono svolte presso il Senato sul decreto 187 di prossima pubblicazione, sui temi della conciliazione dei tempi di vita, cura e lavoro.

Tra le proposte avanzate una proroga delle norme anche per buona parte del 2016, in modo da avere a disposizione almeno un anno per fare le valutazioni sull’efficacia delle stesse; nuove norme sulla maternità e genitorialitá necessarie per evitare palesi discriminazioni e possibilità di passi indietro, soprattutto a carico delle donne; equiparare la maternità e paternità biologica a quella adottiva e affidataria; estensione della possibilità di usufruire dei congedi parentali fino ai 12 anni del bambino che però deve essere completata dalla possibilità, per le famiglie a basso reddito, di poter usufruire del congedo retribuito al 30% fino al limite di età previsto, pena l’esclusione dal beneficio delle famiglie più povere; rivedere e ampliare il congedo obbligatorio per i padri introdotto dalla legge Fornero 92/2012; necessità che tutte le norme flessibili, come il congedo a ore, siano effettivamente utilizzabili a partire dal momento dell’approvazione perché negli anni passati l’Inps non ha mai reso disponibile la procedura.

Maternità e paternità, cosa cambia con il Jobs Act, Fulvia Colombini, Rassegna.it, 27 aprile 2015