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Percorsi di secondo welfare è nato nell’aprile 2011 da una partnership tra il Centro Einaudi di Torino, l’Università degli Studi di Milano e il Corriere della Sera. In questi nove anni abbiamo realizzato quattro Rapporti di ricerca biennali, curato decine di working paper e ricerche, partecipato a centinaia di eventi e pubblicato migliaia di articoli di approfondimento. Siamo cresciuti nei numeri e nella visibilità, divenendo un punto di riferimento per molti soggetti che si occupano a vario titolo di politiche sociali. Un risultato raggiunto grazie soprattutto al lavoro del nostro gruppo di ricerca che si è progressivamente allargato sotto il profilo dei componenti e di quello delle competenze, con un impatto evidente su quantità e qualità delle attività. Tale crescita ha determinato tuttavia una contestuale aumento della complessità organizzativa e gestionale, elemento poco conciliabile con l’essere un progetto afferente ad un altro centro di ricerca già impegnato su tanti altri fronti.

Per queste ragioni nel gennaio scorso abbiamo scelto di assumere una veste giuridica autonoma diventando una Associazione di Promozione Sociale. Tale decisione è stata ponderata a lungo e porta con sé tante sfide importanti – organizzative, gestionali, editoriali, solo per citare le principali – ma siamo certi che grazie a una maggiore autonomia si allargheranno anche le opportunità per il nostro progetto. Pensiamo infatti di avere molte possibilità di crescere ancora e continuare così ad analizzare le trasformazioni del nostro sistema di welfare, alimentando ulteriormente un dibattito serio e costruttivo sul ruolo che soggetti non pubblici possono dare al suo rinnovamento. A conferma delle prospettive più che positive di questa nuova avventura ci sono le scelte di molti dei nostri partner storici, che hanno garantito fin da subito il loro sostegno alla nuova associazione, e di Fondazione Unipolis che ha scelto di partecipare al nostro progetto e sostenerci nel biennio 2020-2021. Speriamo presto arrivino altre adesioni, sia da chi ci ha accompagnato negli anni scorsi sia da chi è interessato a diventare parte di questa avventura, perché sono davvero tante le cose di cui vogliamo occuparci nei prossimi due anni.

Da ultimo, concedeteci una piccola riflessione. Il passo che abbiamo deciso di fare non sarebbe stato possibile senza i tanti altri passi che abbiamo fatto insieme al Centro Einaudi, che dal 2011 al 2019 è stato nostro compagno di strada. Per questo siamo grati allo staff e agli organi del Centro che in questi anni hanno contribuito alla crescita del nostro progetto sul piano scientifico, organizzativo e finanziario. Siamo certi che, vista anche la stima reciproca, non mancheranno nuove occasioni di collaborazione già nel prossimo futuro.