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Dal 24 gennaio al 1 febbraio si terrà a Milano il 3^Forum delle politiche sociali “Tutta la Milano possibile”. Un titolo che suggerisce una visione globale, omnicomprensiva, innanzitutto per quanto riguarda le politiche sociali: le scelte riguardanti la cultura della salute, le garanzie offerte ai cittadini più deboli, le misure contro la precarietà e la solitudine, le "buone pratiche" rivolte a chi ha meno, gli interventi in grado di sconfiggere la filosofia delle discriminazioni e di affermare quella delle pari opportunità.

Ma anche riguardo ai soggetti coinvolti: dall’associazionismo alla cooperazione, dall’impresa sociale al volontariato, dalla cultura al sapere, dalle forze sindacali a quelle economiche, che si "scambieranno" per ragionare assieme delle priorità e degli obiettivi capaci di alimentare un radicale cambiamento di orientamenti e pratiche per una città che sappia guardare al suo futuro e nella quale nessuno si senta escluso.

Il forum sarà inaugurato il 24 gennaio presso il Teatro Elfo Puccini, dove, a partire dalle ore 9.30, l’assessore Majorino e il sindaco Pisapia stileranno un bilancio di metà mandato sulle politiche sociali locali e spiegheranno come sta procedendo la loro riorganizzazione. Il dibattito verrà poi esteso a importanti stakeholders sociali, fondazioni, enti religiosi, istituzioni e vedrà anche il coinvolgimento dei Ministri Kyenge e Guerra. Dalle ore 14.00 avrà invece luogo un incontro sull’emergenza povertà, “Le misure e le azioni di sostegno al reddito. Il ruolo delle città”, con la partecipazione di Maurizio Ferrera.

Come detto, i temi toccati saranno molteplici: politiche giovanili e servizi per l’infanzia; politiche del lavoro e dell’inclusione sociale. Si parlerà di salute, sia fisica che mentale, dell’Alzheimer e della disabilità, con un focus sulle barriere architettoniche, al cui abbattimento gli enti locali sono chiamati in prima linea, soprattutto in una metropoli; di terza età e assistenza domiciliare, in particolare del nuovo sistema delle collaboratrici famigliari e delle badanti; di inclusione sociale anche da un punto di vista urbano; ma anche di diritti e integrazione delle diversità, che siano etniche, culturali, o di orientamento sessuale. Infine, la promozione della cultura della legalità e la lotta alla violenza sulle donne.

Per incontrare le esigenze di tutti, sono state scelte modalità operative eterogenee: dibattiti, spettacoli teatrali, visite sul campo, proiezioni di film.
Per informazioni visita il sito.

 

Riferimenti

Il sito internet del Forum