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Il paese che «obbliga» i disoccupati a lavorare in cambio di solidarietà

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Il paese che «obbliga» i disoccupati a lavorare in cambio di solidarietà

Corriere della Sera, 20 ottobre 2011

Secondo il C.I.S.S.P., Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali alla Persona dei Comuni di Leini, San Benigno Canavese, Settimo Torinese e Volpiano ogni mese arrivano un centinaio di richieste d’aiuto da parte di cittadini in grave difficoltà economica, più del 50% da Settimo, di cui il 30% è costituito da “nuovi poveri”. E così il sindaco ha deciso di proporre un sistema innovativo. Una delibera del Comune stabilisce infatti che d’ora in poi l’assegno di solidarietà, di circa 300 euro al mese per un massimo di sei mesi, sarà condizionato, salvo casi particolari individuati dai servizi sociali, alla disponibilità da parte del beneficiario a lavorare per la comunità. Coloro che accetteranno vedranno però il loro assegno raddoppiato. L’iniziativa nasce dalla volontà del sindaco Pd Aldo Corgiat Loia di ispirarsi ad un nuovo modello di assistenza, importato dalla Germania. Con un doppio scopo: intraprendere un percorso di recupero e responsabilizzazione della persona, e allo steso tempo fornire risorse per quelle mansioni che non producono reddito ma hanno utilità sociale. Delle 130 persone ritenute in grado di lavorare, esclusi gli over 65 e gli invalidi, 40 hanno già accettato le nuove condizioni.