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E’ ormai consolidata l’idea che la crisi si possa affrontare, almeno in parte, lavorando sulla comunità, recuperando le relazioni interpersonali, creando forme di collaborazione e mutuo sostegno tra individui. Da dove partire? Ovviamente da coloro che sono fisicamente “più vicini”, ad esempio dai vicini di casa, che condividono spazi e spesso abitudini. Ecco perché sono sempre più frequenti le proposte per la creazione di condomini solidali, tra cui “Vicini più vicini”, che sta prendendo vita a Sassari grazie al sostegno della Provincia, di numerose associazioni locali e di Fondazione CON IL SUD.

Il Progetto

Il progetto nasce dall’esigenza di “ricercare una nuova consapevolezza del concetto di cittadinanza e di riscoprire il ruolo attivo e responsabile che possono svolgere i cittadini se stimolati a opporsi all’individualismo odierno”. L’idea è che così come i beni di consumo, anche le relazioni siano oggi consumate frettolosamente e superficialmente, perdendo il loro valore sociale nel momento in cui ognuno si rifugia dietro la propria porta. Il progetto è sfidante perché parte dal presupposto che invece “la casa debba, possa convivere con una casa più ampia, accogliente, divertente e di supporto”.

Vicini più vicini ha quindi 4 finalità:

  • veicolare un messaggio culturale e valoriale che stimoli il “posso fare” e il “posso dare” del singolo cittadino, superando l’adesione astratta a valori come partecipazione, responsabilità, sussidiarietà, reciprocità, ecc.;
  • mettere in relazione le azioni delle singole persone, costruendo una rete di scambi che supporti il tessuto sociale, rendendolo più robusto e variamente ricamato. Questa azione di scambio deve riguardare sia i gesti quotidiani che gli oggetti che il singolo può mettere a disposizione della collettività (ad esempio, quanti trapani elettrici inutilizzati possiamo trovare in un condominio?);
  • conoscere, fare emergere, valorizzare e sostenere esperienze già in atto nei quartieri e nei condomini delle quali non si ha conoscenza. In questo senso può essere propedeutico ad una mappatura dei servizi informali già in essere;
  • coinvolgere altri quartieri e cittadini anche con la promozione del progetto e la sua diffusione attraverso il sito internet www.vicinipiuvicini.it, l’indirizzo e-mail [email protected] e i canali attivati sui principali social network: Facebook all’indirizzo www.facebook.com/pages/vicinipiuvicini, Twitter @vicinipiuvicini, Youtube www.youtube.com/vicinipiuvicini favorendo in questo modo la contaminazione di idee, riflessioni, esperienze e suggerimenti per la sperimentazione.

Il progetto in pratica: i 4 quartieri

L’idea del progetto è appunto quella di provare ad utilizzare il condominio come “unità di misura” per una sperimentazione di rapporti interpersonali improntata sulla teoria economico-sociale dei beni relazionali. Il progetto ambisce a generare azioni che senza uno stimolo ad hoc non verrebbero prodotte: si pensi che un recente sondaggio inglese ha calcolato che rispetto a 30 anni fa è raddoppiato il numero delle persone che non busserebbero mai alla porta del vicino. La sfida è quindi quella di creare occasioni per annodare /riannodare/ sostenere/ vivificare legami personali e interpersonali convinti che, in molti casi, manchi davvero poco per percorrere quel corridoio o quella strada e trovare un’inaspettata accoglienza.

La sperimentazione prevede interventi in quattro quartieri-laboratorio di Sassari – molto diversi tra loro per caratteristiche sociali, economiche e urbanistiche – in cui, dopo una fase di sensibilizzazione, verranno realizzate attività di scambio con i condomini (attività di ginnastica di condominio, gruppi di camminata, eventi per la presentazione dei condomini, feste di compleanno, di quartiere, spazi-gioco per bambini con merenda o té di presentazione per i condomini, ecc.). In particolare, sono state scelte 4 associazioni, una per ogni quartiere, che svolgono il ruolo di passepartout per entrare nella vita del quartiere e in quella condominiale, cominciando così a creare la rete di scambi. Il progetto quindi non è calato dall’alto, dalle istituzioni, ma viene realizzato tramite associazioni che sono radicate nei territori di riferimento e a contatto quotidiano con i cittadini.

Le attività sono coadiuvate da alcuni facilitatori, figure professionali (educatori, animatori, ecc.) messi a disposizione dal Comitato provinciale della UISP di Sassari con il compito di stimolare lo spirito di iniziativa e il coinvolgimento dei condomini e sostenere le attività che si mettono in campo.

Il progetto prevede, infine, la presentazione dell’esperienza dei Quartieri-Laboratorio alla città e la modellizzazione dell’intervento.

I partner

Il progetto, che ha preso avvio lo scorso aprile, è stato realizzato rispondendo ad un bando del 2010 di Fondazione con il SUD relativo a “Progetti Innovativi”, ideato per il sostegno di progetti e interventi dal contenuto appunto innovativo e dal forte contenuto sociale che non potrebbero essere altrimenti sostenuti in quanto non ricadono nell’ambito dei bandi e degli inviti promossi dalla fondazione. La linea di intervento non prevede infatti orientamenti specifici di tipo tematico.
L’iniziativa è stata ideata dall’associazione Festina Lente in parternariato con la società Data Symposium Srl, il Comitato Provinciale UISP di Sassari e il Comune di Sassari, con il coinvolgimento delle quattro associazioni che operano nei quartieri: Associazione culturale di volontariato San Domenico, Associazione di promozione sociale Costia Russo di Latte Dolce, l’associazione Monserrato-Rizzeddu Auser 2 e quella sportiva dilettantistica San Giuseppe. Infine, il sostegno del Comune di Sassari e dei singoli cittadini.

Riferimenti

Il sito del progetto

Il comunicato stampa del Comune di Sassari

Il video del progetto