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L’implementazione italiana della Garanzia Giovani attribuisce un ruolo centrale alle Regioni. Per questo motivo, il Focus YEI-GARANZIA GIOVANI ha avviato un’esplorazione preliminare delle iniziative avviate a livello regionale. Cominciamo dal Piemonte che, regione con il tasso di disoccupazione più alto nel Nord-Italia, è stata la prima a partire con il proprio piano.

 

La situazione del mercato del lavoro piemontese ha registrato negli ultimi anni un andamento preoccupante (tab. 1). Il Piemonte è la regione con il tasso di disoccupazione più alto al Nord (di poco superiore al 10%), mentre per quanto riguarda la disoccupazione giovanile ha registrato nel 2013 il secondo peggior risultato tra le regioni del Nord Italia, subito dopo la Liguria, con livelli pari alla media nazionale per i giovani fino a 24 anni e di poco inferiori se riferiti alla classe di età più ampia (fino a 29 anni). La situazione appare solo relativamente più rosea se guardiamo ai Neet residenti in Piemonte, con valori che appaiono inferiori al dato nazionale, ma di circa 3 punti percentuali superiori alla media delle regioni settentrionali.

Tabella 1: Tassi di disoccupazione e incidenza dei NEET per varie classi d’età in Piemonte, nel Nord Italia e in Italia. Media annuale per il 2013.

 

Fonte: Istat.

Anche alla luce di tali dati, il Piemonte ha cercato di porsi come apripista nel quadro della Garanzia Giovani. Il Piemonte è stata infatti la prima regione a partire con il proprio piano, presentato durante la fiera IoLavoro (Torino 9-11 aprile 2014), la più grande job fair italiana. L’avvio ufficiale della Garanzia Giovani era stato anticipato grazie alle prime iniziative avviate coi finanziamenti stanziati dal Programma Operativo Regionale in attuazione degli interventi del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2007-2013. A fronte di una spesa prevista di 5,6 milioni di euro (dal FSE), la Regione Piemonte si era posta l’obiettivo di inserire in percorsi di tirocinio e inserimento lavorativo o formazione finalizzata all’occupazione non meno di 2.000 giovani. La Delibera della Giunta Regionale del 27 gennaio 2014 (n. 17-7047) aveva poi già stabilito le linee guida per il piano 2014-2015. L’atto di indirizzo della Garanzia Giovani Piemonte (GGP) indica non solo le azioni-chiave, ma anche le spese ammissibili e i costi standard per i vari servizi: in accordo col Piano nazionale, sono infatti previsti rimborsi per i soggetti erogatori di servizi per il lavoro e “indennizzi di tirocinio” per i beneficiari della Garanzia Giovani. Sempre in occasione della fiera IoLavoro il portale “Garanzia Giovani Piemonte” aprì i battenti, registrando centinaia di iscrizioni soltanto nelle prime giornate. A un mese dall’inaugurazione e a seguito dell’attivazione del portale nazionale, secondo il monitoraggio del Ministero, più di 3000 giovani hanno fatto richiesta per beneficiare dei servizi offerti dalla GGP (fra questi, circa 2000 i residenti in Piemonte). La piattaforma accoglie sia le adesioni dei giovani, sia le offerte di servizi/opportunità messe a disposizione dai soggetti erogatori riconosciuti nell’ambito del progetto. L’Agenzia Piemonte Lavoro agisce da intermediario fra domanda e offerta, approvando e rendendo pubblico l’elenco degli operatori accreditati (non solo pubblici, ma anche privati, come le agenzie interinali) e controllando che essi operino nel rispetto degli standard determinati dalla Carta dei servizi stilata per la Garanzia Giovani Piemonte.

Le prime azioni concrete di attivazione per i giovani Piemontesi hanno ricalcato iniziative già intrapese dalla Regione negli anni passati. Come sottolineato dallo stesso assessore regionale al lavoro Claudia Porchietto, il Piemonte punta piuttosto ad agire “semplicemente utilizzando gli strumenti di cui già si dispone”. In questa direzione va in effetti la scelta di andare a potenziare due progetti già esistenti coi fondi FSE 2007-2013: in primo piano IoLavoro, marchio di iniziative per migliorare il matching fra domanda e offerta sotto il cui ombrello la GGP andrà auspicabilmente a sviluppare accessibilità e visibilità delle offerte di lavoro per i giovani. L’altro segnale di continuità viene dalla scelta di puntare sull’evento WorldSkills, le olimpiadi dei mestieri a cui l’Agenzia Piemonte Lavoro ha aderito. L’evento offre la possibilità a giovani, formatori e datori di lavoro di confrontarsi con colleghi provenienti da tutto il mondo nei settori del commercio, dei servizi e dell’industria, per cercare di dare nuovo respiro alla formazione professionale.

Qualche novità arriva invece sul fronte degli strumenti informatici: come fatto anche da altre amministrazioni regionali e locali (Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia di Viterbo), il Piemonte ha deciso di mettere a disposizione dei giovani che partecipano al programma il software S.OR.PRENDO, quale supporto per ogni attività di orientamento al mondo del lavoro.

Il 9 maggio è stata firmata la convenzione con il Ministero, che include il piano di ripartizione dei 97,5 milioni di euro complessivi messi a disposizione del Piemonte. Come previsto dall’accordo Stato-Regioni, alcune iniziative che rientrano nel Piano saranno finanziate da altre fonti, complementari ai fondi allocati per la Garanzia Giovani. In Piemonte questo è il caso, ad esempio, dell’apprendistato: pur essendo incluso nelle azioni della GGP, il suo finanziamento avverrà per altre vie. Dei 97,5 milioni sbloccati per la GGP, invece, la maggior parte andrà a coprire misure per la formazione (44 milioni) e i tirocini professionali (30 milioni). Poco più di 1 milione di euro è stanziato per il servizio civile. Ad oggi, mentre continuano le iscrizioni al portale e le manovre di coordinamento con Roma per l’implementazione di un progetto tanto ambizioso quanto complicato, le imminenti elezioni per la Giunta piemontese hanno sicuramente contribuito a deviare l’attenzione altrove.

 

Riferimenti

Il portale Garanzia Giovani della Regione Piemonte

IoLavoro

WorldSkills