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L’11 e il 12 ottobre 2018 Brescia ha ospitato la Conferenza nazionale delle Fondazioni di Comunità italiane. L’iniziativa, organizzata da Assifero, l’Associazione nazionale delle Fondazioni di famiglia, di impresa e di comunità, è stata lanciata per la prima volta nel nostro Paese lo scorso 24 novembre 2017 in Senato con la presentazione della Guida sulle Fondazioni di comunità in Italia, ma di fatto questa seconda edizione, grazie anche alla collaborazione della Fondazione della Comunità Bresciana, è stata la prima due giorni che ha consentito alle 37 Fondazioni di Comunità italiane – dalla Valle d’Aosta alla Val di Noto, da Parma alla Valle Sesia – un vero spazio di conoscenza, confronto e riflessione.

I temi al centro della due giorni

Le due giornate hanno visto l’alternanza di momenti di plenaria aperti anche al terzo settore locale e momenti di conoscenza e scambio in gruppo con una metodologia partecipativa, al fine di promuovere le interazioni, la circolarità delle informazioni, relazioni di fiducia e partenariati, la costruzione di capacità individuali e collettive. Uno dei punti cardine emerso nelle plenarie è l’importanza per le Fondazioni di comunità di conoscere a fondo il contesto in cui operano e di cui sono espressione e di dotarsi di competenze, al fine di passare da meri erogatori ad attivatori della comunità stessa (come spiegava qui Carola Carazzone qui).

Inoltre, in base ad una recente ricerca condotta da WINGS – Worldwide Initiatives for Grantmaker Support, le Fondazioni di comunità sono più numerose, sostenibili e solide, sia a livello quantitativo che a livello qualitativo, nei Paesi – come per esempio Canada, Germania, Romania – dove associazioni nazionali di supporto alla filantropia hanno svolto un’azione dedicata di informazione, connessione e capacity building. In Italia sono presenti esperienze di rafforzamento delle competenze, di scambi e connessioni anche intense tra Fondazioni di comunità originate dallo stesso ente promotore (Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CON IL SUD), ma sono ancora pochi gli scambi a livello nazionale e internazionale.

In questo senso, nel corso della due giorni sono state valorizzate le prime esperienze di collaborazione tra Fondazioni di Comunità a livello italiano promosse da Assifero, attraverso la partecipazione ai bandi del Fondo per il contrasto alla povertà educativa dell’impresa sociale Con i Bambini e alle esperienze di scambio con Fondazioni di comunità europee, promosse da ECFI (European Community Foundation Initiative), di cui Assifero è membro dalla costituzione nel 2016.

Collaborazioni a livello nazionale: tre esempio concreti

La Fondazione di Comunità di Messina e la Fondazione della Comunità Bresciana sono partner, insieme ad Assifero e ad altre realtà pubbliche e private dei rispettivi territori, nell’ambito di "Ecologia integrale per i diritti dell’infanzia". Il progetto, della durata di 4 anni, ha l’obiettivo di azzerare la povertà neonatale nei quartieri in cui opera attraverso l’elaborazione di efficaci modelli di integrazione tra le politiche attuate dallo stato e i sistemi evoluti di welfare di comunità. L’investimento di 2.356.000 euro coinvolge i territori della zona Est di Brescia, con situazioni di vulnerabilità e povertà conclamata, e alcuni quartieri della città di Messina, in cui sono ancora presenti le baraccopoli costruite dopo il terremoto del 1908. Questo progetto vede proprio lo scambio di competenze tra Fondazioni di Comunità e tra territori: la Fondazione di Comunità di Messina che aveva da tempo sperimentato le visite domiciliari (home visiting), quella di Brescia che aveva sostenuto da anni l’esperienza dei Tempi per le famiglie e di peer support Mamma per mamma. Unire due best practice tra due parti di Italia sta consentendo di sperimentare una policy innovativa, un’azione di sistema per il target 0-3 anni che poi potrà essere scalata, adottata ed adattata anche dai servizi pubblici degli enti locali.

Altri due progetti di collaborazione tra Fondazioni di Comunità, sempre nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (Bando “Nuove Generazioni”), si concentrano invece sulla fascia d’età 5- 14 anni. “Batti il cinque!” (ve ne abbiamo parlato qui) è un progetto della portata di 2.700.000 euro, caratterizzato da una stimolante connessione tra scuole, famiglie e comunità locali, è stato presentato da una rete di Fondazioni di Comunità che vede la Fondazione Comunitaria del Lecchese nel ruolo di capofila e le Fondazioni di Comunità di Brescia, Mirafiori-Torino, San Gennaro-Napoli e Messina in qualità di partner. È la prima volta che nel nostro paese si attiva una rete di 5 Fondazioni di Comunità rappresentative di tutto il territorio nazionale. L’iniziativa è stata fortemente voluta da Assifero, che a novembre 2017, in occasione della prima conferenza delle Fondazioni di Comunità, aveva favorito l’incontro tra le cinque Fondazioni.

MOVI-Menti: menti, corpi, comunità in movimento” è invece un progetto finanziato con 1.800.000 euro che coinvolge 4 Fondazioni di Comunità (Fondazione di Comunità della Valle d’Aosta, del Canavese, della Comunità Salernitana e della Val di Noto) e sarà realizzato in 5 zone della nostra penisola (Alta e Bassa Valle d’Aosta, Canavese, Tigullio, Salernitano e Valle di Noto). Il progetto affronta da un lato il problema del contesto economico familiare e del grado di accessibilità dei servizi esistenti; dall’altro, quello della disponibilità di occasioni, qualificate e attrattive, di apprendimento e socialità. Per rispondere alle esigenze dei territori saranno promosse iniziative integrate e innovative in ambito scientifico, artistico e sportivo, dentro e fuori la scuola, in orario scolastico ed extra-scolastico, per una presa in carico globale del minore, mettendo a valore le risorse dei territori grazie al sostegno economico e alla cornice operativa che la partecipazione al presente bando offrono.


Scambio e contaminazione positiva con le Fondazioni di Comunità europee

A seguito della prima conferenza europea delle fondazioni di comunità tenutasi a Cardiff nel settembre del 2017 organizzata da ECFI e promossa da Assifero, la Fondazione di Comunità di Monza e Brianza è stata partner di un progetto europeo Erasmus+ dedicato alle Youth Bank, gruppi di giovani che insieme alla Fondazione di Comunità contribuiscono ad individuare progetti di utilità sociale prioritari per il territorio (volete saperne di più sulle Youth Bank?). Il progetto Erasmus+ ha sviluppato scambi di esperienze e competenze tra gruppi di giovani provenienti da vari paesi europei durante un’esperienza in Lettonia realizzatasi nell’estate 2018 . 35 giovani filantropi, dai 15 ai 25 anni, delle Youth Bank di 6 paesi – Romania, Moldova, Russia, Regno Unito, Italia e Lettonia – si sono ritrovati nel cuore della foresta a 100 kilometri da Riga e si sono impegnati con grande entusiasmo per imparare in una settimana di campus come si gestisce un’impresa sociale. Tra di loro sono stati selezionati anche 4 ragazzi delle Youth Bank delle Fondazioni di Comunità di Monza e Brianza e della provincia Comasca, prime esperienze di Youth Bank nate nel nostro Paese.

Grazie al contributo dell’European Community Foundation Initiative nell’ambito del progetto Community Foundation to Community Foundation, la Fondazione di Comunità di San Gennaro ha partecipato a settembre 2018 all’annuale study visit che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Fondazioni di Comunità provenienti, oltre che dall’Italia e dal paese ospitante, da Francia, Inghilterra, Scozia, Romania, Spagna, Germania, Serbia, Russia, Ungheria. L’edizione di quest’anno si è svolta in Lettonia, che è stata scelta grazie alla presenza nel Paese di diverse e numerose esperienze positive di filantropia comunitaria, se rapportate al piccolo numero di abitanti dello stato baltico.

La Fondazione della Comunità Bergamasca ha invece ospitato la Fondazione di Comunità di Oradea (Romania). Le due realtà si sono confrontate soprattutto rispetto alla collaborazione tra Pubblico e Privato. I bergamaschi hanno raccontato delle buone prassi che hanno permesso agli enti locali territoriali di sperimentare progetti innovativi in ambito sociale grazie in particolare a un rapporto di collaborazione pluriennale tuttora attivo con la conferenza dei sindaci; è stato inoltre descritto il progetto presentato da due ambiti territoriali (quindi ancora enti pubblici) di Seriate e Grumello in partnership con enti del terzo settore, tra i quali figura la Fondazione di Comunità, è risultato vincitore il progetto del bando di Welfare di Comunità di Fondazione Cariplo. I rumeni hanno invece spiegato come nel proprio Paese il settore pubblico è poco presente nelle politiche di welfare sociale, e come quindi la raccolta di fondi sia oggi orientate soprattutto verso aziende e privati. Una forma di raccolta fondi attuata periodicamente dalla Fondazione di Comunità di Oradea è la Charity Challenge: organizzazioni di volontariato vengono messe in competizione sfidandosi in diverse prove, tra le quali anche gare di nuoto.

Un impegno che continua

Il confronto con realtà simili per struttura, legame con il territorio, attenzione e coinvolgimento della comunità di riferimento è imprescindibile per rafforzare energie e risorse, per fare tesoro dell’esperienza, prendere spunti nuovi e consolidarne altri già acquisiti, evitare la ripetizione di errori nell’ottica di una crescita reciproca e di un approccio sistemico. In tal senso Assifero sta lavorando perché queste esperienze diventino comunità di pratica, in cui le Fondazioni di Comunità si mettano in gioco non solo come erogatori, ma come attivatori di capitale sociale e catalizzatori di innovazione. La collaborazione tra fondazioni, lo scambio e la messa a punto di comunità di pratica a livello italiano costituisce un modo per generare un sistema filantropico italiano più evoluto, connesso e di impatto.