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Il 4 febbraio, nella tradizionale conferenza stampa di presentazione delle attività erogative previste per l’anno in corso, Fondazione Cariplo ha ufficialmente avviato le celebrazioni per i 25 anni di attività dell’ente. Un’occasione per raccontare quanto sia stato fatto in questi 5 lustri, ma anche un’opportunità importante per delineare gli obiettivi per il futuro, a partire dalle erogazioni filantropiche previste per il 2016.


Da sportello erogatore e operatore d’innovazione sociale

Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione, ha brevemente ripercorso le tappe che hanno contraddistinto questa storia venticinquennale: dalla nascita nel 1991, su impulso della Legge Amato-Carli, alla svolta del 1998 con la c.d. riforma Ciampi, dalle storiche sentenze della Consulta, che hanno sancito la natura privata delle fondazioni bancarie, fino alle strategie sviluppate nell’ultimo decennio per potenziare l’azione sui territori (vi interessa la storia delle fondazioni bancarie? Date un’occhiata al capitolo del Primo Rapporto sul secondo welfare dedicato a questo tema).

Guzzetti ha ricordato che in questi ultimi 25 anni Cariplo ha sostenuto quasi 30.000 iniziative attraverso stanziamenti che nel complesso superano i 2,8 miliardi di euro, erogati grazie ai rendimenti del patrimonio dell’ente che attualmente vale oltre 8 miliardi di euro. Numeri certo importanti per comprendere la portata dell’azione filantropica di Cariplo, ma secondo il Presidente “il valore ancor più grande è quello dell’innovazione sociale che abbiamo saputo realizzare”. Guzzetti ha sottolineato come la Fondazione in questo senso sia stata in grado di operare un passaggio non scontato “da semplice sportello erogativo “passivo”, che si limitava cioè a fornire contributi ai progetti più meritevoli, siamo diventati un soggetto competente, che partecipa attivamente ai progetti: un vero e proprio partner per le organizzazioni che sosteniamo”. In questo senso “stiamo appunto facendo innovazione sociale, un concetto che va ben oltre il classico valore economico delle attività che svolgiamo o che sosteniamo, e che ha un valore di cui le nostre comunità si rendono conto sempre di più”.

Il Presidente ha quindi ricordato come negli ulitmi anni un ruolo sempre più significativo in questo senso sia stato assunto dalle 15 fondazioni comunitarie (sapete di che si tratta? Date un’occhiata qui) che integrano e sostengono l’azione di Fondazione Cariplo sui territori. Un progetto ambizioso che, a fronte di un investimento importante da parte di Cariplo (368 milioni di euro a partire dal 1999) secondo Guzzetti sta dando riscontri davvero significativi.


Le strategie per il 2016: bandi e progetti intersettoriali

Sergio Urbani, Segretario Generale della Fondazione, ha presentato quindi le attività previste per il 2016. Riprendendo le parole di Guzzetti, Urbani ha affermato che “la Fondazione è un soggetto filantropico innovatore nel suo ruolo di promotore degli approcci imprenditoriali, che può essere svolto non solo attraverso il finanziamento filantropico ma anche attraverso l’avvio di progetti propri e partecipati o tramite investimenti patrimoniali”. Per il 2016 la Fondazione ha disposto un budget 152 milioni di euro per l’attività filantropica a sostegno dei progetti che gli enti non profit presenteranno ma, oltre ai bandi, ha anche scelto di realizzare anche 4 programmi ad ampio impatto che interessano trasversalmente i tradizionali settori d’intervento dell’ente.

  • Periferie sociali si presenta come una grande iniziativa che punta a migliorare la qualità della vita nelle periferie attraverso la riqualificazione urbanistica-architettonica-ambientale, il rafforzamento della coesione sociale in zone degradate, lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale e culturale, una grande attenzione ai beni comuni e all’ambiente;
  • (De) centrando vuole riattivare le aree interne, in particolar modo quelle montane, caratterizzate da spopolamento e abbandono; azioni di potenziamento e innovazione delle filiere tipiche delle aree interne (agricoltura, allevamento, turismo) per facilitare la creazione di nuova occupazione, principalmente giovanile, passando per la valorizzazione dei patrimoni culturali materiali e immateriali, la prevenzione del rischio idrogeologico e il miglioramento della qualità della vita;
  • Jobfactory mira alla creazione di un hub, a partire da un luogo fisico che attraverso la rete di Fondazione Cariplo contribuisca a creare occupazione per i giovani; un incontro di saperi tra PMI e grandi aziende, imprese sociali, imprese culturali, scuole, università, enti di formazione, fablab, incubatori/acceleratori.
  • Innovazione sociale, capacity building del Terzo settore e Impact investing invece punta a sostenere i nuovi soggetti che si affacciano nel campo dell’imprenditoria sociale e che potrebbero promuovere un processo di ammodernamento e innovazione. La finanza sociale secondo Cariplo potrebbe infatti supportare un ecosistema di imprenditoria sociale fortemente orientata all’innovazione applicata ai campi di welfare, cultura e ambiente.


Focus su giovani e occupazione

Il Presidente Guzzetti ha ricordato che, come già accaduto in anni recenti, i focus strategici della Fondazione restano i giovani e l’occupazione: "già ora, ogni anno migliaia di giovani trovano un’opportunità di lavoro grazie ai progetti di Fondazione Cariplo, realizzati in collaborazione con aziende, istituzioni e organizzazioni non profit". Guzzetti ha citato in particolare tre esperienze significative che coniugano le due dimensioni:

  • Startup Revolutionary Road, realizzato in collaborazione con Microsoft e Fondazione Filarete, ha raggiunto finora oltre 60.000 giovani attraverso attività di training, ha formato più di 8.000 ragazzi durante le Startup School, ha fatto nascere più di 300 startup e creato oltre 3500 occasioni di lavoro;
  • Green Jobs, progetto che si occupa di orientamento, formazione all’autoimprenditorialità green e alternanza scuola lavoro di giovani studenti, mira all’attivazione di 150 tirocini extracurriculari, 60 simulazioni di impresa, 250 esperienze di alternanza scuola-lavoro e 1.250 colloqui di orientamento ai green jobs;
  • NEETwork vuole contribuire all’attivazione di giovani, dai 18 ai 24 anni, con scarsa scolarizzazione sta attivando 1000 tirocini retribuiti. I 6 distretti culturali realizzati in Lombardia hanno visto impegnati 3000 imprese e professionisti.


Area servizi alla persona: ci vediamo il 15 febbraio

Anche quest’anno Fondazione Cariplo ha confermato che la quota maggiore di risorse erogate dall’ente interesserà i servizi di welfare: 45,4 milioni di euro sui 152 deliberati dal Consiglio di Amministrazione per il 2016.

Davide Invernizzi, direttore dell’area servizi alla persona, verso la conclusione della conferenza stampa ha anticipato i principali contenuti delle iniziative di welfare che la Fondazione sosterrà nei prossimi mesi: bandi (Housing sociale, Infanzia prima, Welfare in azione), progetti dedicati (come il citato Neetwork) e il programma intersettoriale dedicato a innovazione sociale, capacity building del Terzo settore e Impact investing.

Tutte queste iniziative saranno approfondite lunedì 15 febbraio, alle ore 14.30, attraverso una presentazione streaming sul sito di Fondazione Cariplo.