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È una grande corsa verso una torta che, ogni anno, lievita sempre di più. Una sfida che si combatte a colpi di foto, video, volantini e blitz più o meno improvvisati. Obiettivo: una firma in dichiarazione dei redditi. L’esercito del 5 per mille è fatto di oltre 33 mila enti che, secondo gli ultimi dati disponibili, si sono spartititi un tesoretto di 391 milioni di euro.

Ma spartiti è un termine che non rende l’idea: a fronte delle grandi organizzazioni che incassano cifre a sei zeri c’è un mare di piccoli che restano all’asciutto. Almeno mille all’anno. Colpa di un sistema che, attaccava la Corte dei Conti nella sua ultima relazione, ancora non funziona: troppe disparità.

La misura è sperimentale dal 2006, «appesa ogni anno alle copertura in sede di Legge di Stabilità e a regole che costantemente si riscrivono. Un caso scuola da Repubblica delle banane», dice Riccardo Bonacina che da oltre vent’anni è la voce critica e appassionata del no profit.

 

Il 5 per mille spinge il No Profit ma ai piccoli vanno solo le briciole
Giuseppe Bottero, La Stampa, 26 aprile 2014