Rassegna Stampa
Primo Welfare / sanità

Il ticket serve alla salute. Ma più equo

Giovanni Fattore, 10 aprile 2017
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La sostenibilità del sistema sanitario si garantisce trovando forme aggiuntive di finanziamento. Va ripensato il sistema delle compartecipazioni, con un miglior bilanciamento dei ticket su assistenza specialistica, farmaci e ricoveri ospedalieri.

Il tema centrale non è eliminare le compartecipazioni, ma come renderle più funzionali ed eque. Le compartecipazioni riguardano principalmente tre aree (dati 2015): l’assistenza farmaceutica (1,5 miliardi), l’assistenza specialistica e diagnostica extra-ospedaliera (1,35 miliardi) e il ticket sui codici bianchi in pronto soccorso (43 milioni). Si tratta di poco meno di 3 miliardi di euro su un finanziamento pubblico complessivo di circa 113 miliardi.

Si tratta di un sistema disfunzionale, che raccoglie troppe risorse dal comparto ambulatoriale e troppo poche da quello farmaceutico e ospedaliero e che crea, tra l’altro, incentivi al ricovero dei pazienti anche quando non è necessario, proprio per evitare le compartecipazioni. Se anche l’assistenza in ospedale venisse sottoposta a una compartecipazione –  ad esempio con un contributo alla copertura dei costi alberghieri dell’ordine di circa 10 euro a giorno di degenza – si creerebbe un un flusso aggiuntivo di risorse per il SSN di circa 500 milioni di euro all’anno.


Il ticket serve alla salute. Ma più equo

Giovanni Fattore, 10 aprile 2017