3 ' di lettura
Salva pagina in PDF

Con un bando di gara indetto alla fine del 2017 – a fronte di una convenzione stipulata l’anno precedente dal Dipartimento della funzione pubblica e il Dipartimento per le pari opportunità (DPO) – il Governo ha stabilito l’attuazione del progetto pilota "Lavoro agile per il futuro della PA. Pratiche innovative per la conciliazione vita-lavoro".
L’iniziativa, che avrà durata biennale, è finalizzata alla definizione di metodologie e strumenti per l’introduzione e la sperimentazione di percorsi di lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche, alla realizzazione di azioni di comunicazione, sensibilizzazione e creazione di reti tra stakeholder.


I riferimenti normativi

L’iniziativa – sorta nell’ambito dell’Asse I, azione 1.3.5 (Interventi per la razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche, per il miglioramento dell’efficienza organizzativa e della gestione del Personale), del PON "Governance e Capacità istituzionale" 2014/2020 – getta le basi per l’implementazione del lavoro agile nella Pubblica Amministrazione. Operativo da quest’anno, il progetto sarà destinato a 15 amministrazioni pubbliche.

L’azione si pone in coerenza con le previsioni della Legge del 7 agosto 2015, n. 124 "Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", con riferimento agli interventi volti a favorire la conciliazione vita-lavoro. L’articolo 14 della legge prevede che le amministrazioni pubbliche adottino misure organizzative volte a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso meccanismi che favoriscono una organizzazione delle attività flessibile, non più incentrata sulla presenza fisica ma su risultati misurabili.


Le finalità

In linea con la Legge sopra citata, il progetto si propone di contribuire a sviluppare e diffondere nelle PA un nuovo modello culturale di organizzazione del lavoro più funzionale, flessibile e capace di rispondere agli indirizzi di policy e alle esigenze di innalzamento della qualità dei servizi nonché di maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, incidendo positivamente anche in termini di risparmio.

Le diverse attività progettuali mirano a promuovere un approccio sistemico all’adozione del lavoro agile che integri interventi su tecnologie digitali, policy organizzative, stili di leadership e in materia di organizzazione degli spazi di lavoro.

Le azioni concorreranno al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • rinnovare il lavoro pubblico superando barriere giuridiche e culturali;
  • promuovere la conoscenza e l’utilizzo di strumenti di lavoro agile nella PA;
  • migliorare la performance amministrativa superando i limiti spazio-temporali della tradizionale organizzazione del lavoro;
  • accompagnare le PA nella sperimentazione di forme di lavoro agile;
  • misurare il raggiungimento dei risultati dell’azione amministrativa e la produttività del lavoro;
  • realizzare il contenimento della spesa delle pubbliche amministrazioni;
  • individuare modalità e strumenti per accrescere il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e agire a sostegno della conciliazione dei tempi di vita-lavoro.

Mediante la predisposizione di una apposita strumentazione operativa per la PA e la realizzazione di progetti pilota, il progetto vuole creare le condizioni per l’inserimento di una percentuale consistente di dipendenti in modalità di lavoro agile. A tal fine il DPO intende promuovere un’azione di sistema rivolta all’intero territorio nazionale che si svilupperà attraverso la realizzazione di approfondimenti teorici, manuali e toolkit, l’implementazione di progetti pilota, la realizzazione di azioni di comunicazione e sensibilizzazione e l’attivazione di una rete stabile di attori a supporto dell’azione di sistema.


Le linee di azione

Il progetto si svilupperà secondo le seguenti linee di azione:

  1. elaborazione della strumentazione operativa per favorire la definizione di percorsi di lavoro agile;
  2. realizzazione di progetti pilota per la sperimentazione di percorsi di lavoro agile;
  3. attività di comunicazione relative al progetto;
  4. realizzazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema del lavoro agile.

Nel concreto, è previsto che il fornitore del servizio che verrà selezionato predisponga un toolkit operativo contenente strumenti e indicazioni concrete volte a costruire la metodologia di azione. Dovrà poi prevedere un affiancamento specialistico alle PA selezionate, giornate di formazione, la creazione di un sito web di progetto e di una piattaforma interattiva e azioni di comunicazioni mirate.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di almeno cinque giornate dedicate al lavoro agile sul modello di quanto realizzato dal Comune di Milano a partire dal 2014 (ne abbiamo parlato qui).


Le PA selezionate

Le 15 amministrazioni pubbliche (centrali, regionali e locali) selezionate per la sperimentazione pilota sono:

  • Città Metropolitana di Reggio Calabria
  • Comune di Cagliari
  • Comune di Catania
  • Comune di Firenze
  • Comune di Macerata
  • Comune di Monza
  • Comune di Napoli
  • Comune di Reggio Calabria
  • Roma Capitale
  • Consiglio Regione Puglia
  • Ministero del Lavoro
  • Provincia di Pavia
  • Regione Campania
  • Regione Lazio
  • Rete Comune di Bologna – Regione Emilia Romagna

Sono state inoltre selezionate ulteriori 10 pubbliche amministrazioni centrali, locali e regionali, che hanno già avviato autonomamente percorsi di lavoro agile e alle quali sarà garantito un supporto in relazione a specifiche fasi delle sperimentazioni:

  • Consiglio di Stato
  • Comune di Bari
  • Ministero dell’Economia e delle Finanze
  • Ministero dell’interno
  • Ministero dello Sviluppo Economico
  • Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM)
  • Rete di ANCI Piemonte, Comune Torino, Città Metropolitana di Torino
  • Rete Comuni di Bergamo, Val Brembilla, Brescia, Cremona
  • Rete Regione Lombardia-Giunta Regionale, Consiglio Regionale, ARPA Lombardia, ARIFL Lombardia, ERSAF Lombardia, EUPOLIS Lombardia
  • Rete Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, ASL3 "Genovese", CCIIA Genova, Università degli studi di Genova, ALI.SA Liguria


Riferimenti

Il bando di gara