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Lo scorso 5 maggio la Commissione europea ha finalizzato con il governo danese l’accordo per l’utilizzo di circa 553 milioni di euro (fondi destinati alle politiche di coesione sociale, esclusi sviluppo rurale e affari marittimi e pesca) provenienti dai Fondi strutturali e di investimento europei per gli anni 2014-2020. Queste le priorità del governo danese per combattere la piaga della disoccupazione: supportare l’innovazione tecnologica e lo sviluppo della così detta “low carbon economy” o economia a bassa emissione di carbonio; sostenere l’istruzione e la formazione e promuovere l’imprenditorialità; e combattere l’esclusione sociale.

Quello con la Danimarca è stato il primo dei 28 Partnership Agreements (PA) o "accordi di partenariato" che ciascun Stato Membro ha concordato con la Commissione come condizione per poter usufruire delle risorse degli ESIF – European Structural and Investment Funds. Da dicembre 2013 l’Europa prevede infatti che tutti gli Stati Membri siano soggetti alle stesse regole e procedure per poter beneficiare dei finanziamenti previsti nell’ambito dei cinque fondi EISF, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. La figura 1 mostra l’allocazione delle risorse EISF per il periodo 2014-2020 – con l’esclusione del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – per ciascuno degli Stati Membri.

Figura 1. I Fondi EISF (esclusi Rural e EMFF) nei paesi europei, 2014-2020



Fonte: elaborazione sulla base dei
dati della Commissione Europea

Il Fondo sociale europeo 2007-2013: lezioni dal passato

Per gli anni 2007-2013, con uno stanziamento europeo di circa 255 milioni di Euro la Danimarca è arrivata – grazie al co-finanziamento nazionale di circa 175 milioni e a quello “privato”, definito come qualsiasi spesa a finanziamento delle azioni non sostenuta dalle istituzioni pubbliche, di più di 79 milioni di euro – a un budget totale di quasi 510 milioni di euro (dati ESF). All’interno dell’OP intitolato “More and Better Jobs”, le risorse sono state ripartite tra due priorità – l’espansione e la riqualificazione della forza lavoro – in linea con le raccomandazioni al governo danese elaborate nell’ambito della strategia Europa 2020. La Commissione europea aveva infatti sottolineato la necessità di consolidare il bilancio pubblico a fronte del significativo invecchiamento della popolazione e dell’aumento della spesa sociale, di migliorare l’occupabilità di categorie a rischio come i lavoratori più anziani, gli immigrati e i giovani sempre più inclini a lasciare gli studi, e di aumentare la produttività attraverso l’introduzione di maggiore competizione in alcuni settori dell’economia. Le sfide identificate dal governo danese per il periodo 2007-2013 sono state l’invecchiamento demografico e il calo della produttività dell’economia nazionale. Grazie ai tanti progetti finanziati nell’ambito dei due obiettivi prioritari – come Entrepreneurship in Denmark, finalizzato a incentivare l’imprenditorialità tra gli stranieri immigrati in Danimarca, e Hold Fast, un programma per contrastare l’abbandono scolastico – 17.000 persone hanno beneficiato di percorsi di formazione, 1.000 sono entrati nel mercato del lavoro, e sono nate 200 nuove piccole e medie imprese (dati UE 2012).

Sulla base delle lezioni apprese nel periodo 2007-2013 – si legge sul documento preparato dalla Commissione in vista della presentazione del PA danese 2014-2020 – la Commissione invita la Danimarca a utilizzare le risorse del FSE 2014-2020 per “sviluppare strategie di medio periodo in grado di affrontare le sfide presenti, prima tra tutte la globalizzazione, e che al tempo stesso contribuiscano a preservare il modello sociale europeo”. Queste dunque le priorità assegnate dall’Europa a seguito dell’analisi in itinere della distanza dai target prefissati da Europa 2020: aumentare la produttività e la competitività dell’economia danese attraverso investimenti nell’innovazione e nello sviluppo imprenditoriale; migliorare l’accesso al mercato del lavoro attraverso politiche di inclusione, formazione e aggiornamento delle competenze; investire di più sui temi della protezione ambientale e combattere l’inquinamento per non aggravare il problema dei cambiamenti climatici.


2014-2020: vecchi obiettivi e nuove azioni

In base alle nuove regole, a distanza di tre mesi dalla firma del Partnership Agreement gli Stati Membri devono presentare gli Operational Programmes (OP) – programmi operativi redatti in stretta collaborazione con la Commissione – che traducono le priorità d’investimento e gli obiettivi dei PA in azioni concrete. Il 5 agosto la Danimarca ha presentato l’OP che dettaglia l’utilizzo dei 200 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo, che costituiscono circa il 50% delle risorse europee per le politiche di coesione assegnate alla Danimarca.

L’investimento danese presentato all’interno dell’OP prevede lo stanziamento di un totale di 400 milioni di euro per consentire a tutte le regioni del Paese di raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020 attraverso l’utilizzo di un approccio marcatamente regionale. Saranno infatti i sei Regional Growth Forums – forum per la crescita regionale istituiti in ciascuna delle cinque regioni danesi (Northern Jutland, Central Jutland, Southern Denmark, Zealand, Capital Region) e della comunità regionale di Bornholm – a scegliere quali progetti realizzare nell’ambito delle quattro linee prioritarie stabilite dall’OP a livello nazionale.

Gli obiettivi prioritari, con la rispettiva allocazione di fondi, sono i seguenti:
• 150.3 milioni di euro saranno destinati ad allargare il numero dei partecipanti a percorsi di studio e formazione professionale, sia tra i giovani che tra gli adulti;
• 144.7 milioni di euro contribuiranno al finanziamento dell’imprenditorialità e all’aumento dell’occupazione nelle imprese sostenute attraverso i fondi europei;
• 80.1 milioni di euro – circa il 20% delle risorse da destinare alle politiche di inclusione sociale – serviranno allo sviluppo di azioni per l’inclusione sociale attraverso formazione e inserimento lavorativo;
• 5.6 milioni di euro sono infine riservati alle politiche per incentivare la mobilità dei lavoratori in Europa al di là dei confini nazionali.

 


Riferimenti

La notizia sul sito della Commissione europea

L’accordo tra la Commissione e il governo danese per l’utilizzo dei fondi europei

I Fondi strutturali e di investimento europei per gli anni 2014-2020

Il Fondo Sociale Europeo in Danimarca

Le raccomandazioni della Commissione al Governo danese

Sviluppo regionale in Danimarca

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