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COFACE, la Confederazione delle organizzazioni familiari dell’Unione europea, insieme a più di 50 organizzazioni presenti in vari paesi membri, ha riunito numerose ONG europee, le parti sociali e le organizzazioni familiari nella campagna per designare il 2014 come Anno europeo della conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa. Si tratta di una vera e propria Alleanza di stakeholder diversi che a vario titolo si occupano di work-life balance e sono accomunati da un medesimo obiettivo, quello appunto di fare del 2014 l’anno europeo della conciliazione.

La conciliazione famiglia-lavoro è infatti un tema innovativo e ancora di frontiera. Nella fase attuale, contraddistinta da una forte e perdurante crisi economico-finanziaria, affrontare questo tema risulta di grande rilevanza. La conciliazione tra tempi di vita e di lavoro influenza, infatti, i progetti personali e familiari degli individui e si intreccia ad altre complesse necessità: quella dell’occupazione, dell’organizzazione del lavoro, della rete dei servizi, della qualità della vita. Quindi la forte trasversalità del tema ne può fare una piattaforma privilegiata per lo sviluppo di azioni fortemente integrate, che vedano il concorso di più attori istituzionali e sociali con l’obiettivo di fornire risposte appropriate ai bisogni delle persone e delle famiglie, tenendo conto del contesto di vita e di lavoro di ciascuno. Inoltre, le azioni e i programmi a favore della conciliazione rientrano in quell’insieme di misure che concorrono al raggiungimento di un giusto equilibrio tra crescita economica e coesione sociale. Per tutte queste ragioni assume particolare rilievo la proposta di celebrare nel 2014 l’Anno Europeo della Conciliazione.

Il 7 febbraio scorso il Parlamento Europeo ha adottato la dichiarazione scritta n. 32 in cui si chiede la designazione del 2014 come Anno europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare. Trecentoottantotto europarlamentari – più della metà – hanno firmato la dichiarazione. Tra questi COFACE ha attribuito un particolare riconoscimento alle eurodeputate Jutta Steinruck (Germania), Elisabeth Morin Chartier (Francia), Marian Harkin (Irlanda) e Roberta Angelilli (Italia) per aver creduto e sostenuto fin da subito questa iniziativa. Non è ancora un’approvazione definitiva, ma certamente è un segnale molto forte che il Presidente della Commissione europea e i capi di governo degli Stati membri sono chiamati ad accogliere perché davvero il 2014 sia dedicato a questo importante tema.

COFACE ha lanciato l’idea dell’Anno europeo per la conciliazione alla European Family Conference tenutasi nell’ottobre 2010 a Bruxelles con il supporto ufficiale della Presidenza belga. Dal 2010 la proposta iniziale ha ottenuto prima il sostegno di alcuni membri del Parlamento europeo e poi di numerose ONG a livello comunitario. L’iniziativa è stata menzionata in due documenti del Comitato economico e sociale europeo e anche un certo numero di Stati membri ha mostrato segnali positivi di sostegno alla proposta, che ha recentemente ottenuto anche l’approvazione del trio della Presidenza dei prossimi 18 mesi (Irlanda, Lituania e Grecia).

La proposta avanzata da COFACE intende collocarsi all’insegna della continuità rispetto ai temi trasversali approvati negli anni precedenti per affrontare i problemi che stanno a cuore ai cittadini e che fanno parte della loro vita quotidiana: il 2010, l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale; il 2011, Anno europeo del volontariato; il 2012, Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni e il 2013, Anno europeo dei cittadini.

Il 2014 coincide anche con il XX anniversario dell’International Year of the Family (IYF). L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva proclamato il 1994 Anno internazionale della famiglia con l’obiettivo di seguire i processi che mirano a rispondere alle attuali sfide affrontate dalle famiglie. L’obiettivo del IYF è sviluppare misure concrete e strategie per affrontare le priorità nazionali in materia di politiche per la famiglia.

L’Anno europeo della conciliazione lavoro e vita familiare dovrebbe cercare di raggiungere i seguenti obiettivi:
• aumentare la consapevolezza delle politiche di conciliazione in Europa e negli Stati membri;
• sollecitare gli sforzi e ottenere un nuovo impegno politico per rispondere agli attuali problemi che interessano le famiglie, problemi in particolare connessi alla crisi economica e sociale;
• catalizzare l’attenzione e diffondere buone pratiche relative alle politiche di conciliazione vita privata-lavoro fra gli Stati membri;
• promuovere politiche family friendly e la loro conseguente implementazione.

Tra gli obiettivi dell’Anno europeo per la conciliazione c’è anche quello di contribuire alla Strategia UE 2020, che mira a sottrarre almeno 20 milioni di persone dalla povertà e dall’esclusione sociale e, quindi, a rispondere alle domande connesse alla povertà infantile o della famiglia; e a portare al 75% il tasso di occupazione delle donne e degli uomini di età compresa tra 20-64, che implica l’approvazione proprio di politiche di conciliazione, in modo da rilanciare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rafforzare l’uguaglianza di genere e contribuire a rispondere alle sfide demografiche.


Riferimenti

Sito web della proposta

COFACE, Manifesto in favore del 2014 Anno Europeo della Conciliazione vita professionale e familiare

WD32, Dichiarazione scritta n. 32

 

 

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