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L’Osservatorio statistico dell’Inps ha pubblicato il terzo monitoraggio del Reddito di Inclusione (REI), la misura nazionale di contrasto alla povertà a cui abbiamo recentemente dedicato un articolato approfondimento. Il rapporto, che si basa sulle domande trasmesse all’istituto dai Comuni di residenza dei richiedenti, contiene i dati relativi all’accesso al REI e alcune informazioni sui nuclei familiari; di seguito vi segnaliamo i numeri più interessanti.


I beneficiari

Nel periodo gennaio-settembre 2018 il REI è stato erogato a 378.557 nuclei familiari raggiungendo 1.114.896 persone. A queste si aggiungono ulteriori 10.798 nuclei familiari, per un totale di 41.901 persone, che hanno beneficiato del Sostegno all’inclusione attiva (SIA) (la "misura ponte" che ha precedeuto il REI) avendone fatto richiesta nei mesi appena precedenti l’entrata in vigore del REI.

Nel 69% dei casi il REI è erogato nelle regioni del Sud, nel 19% al Nord e nel 12% al Centro. Il 47% dei nuclei beneficiari del REI (che corrispondono a oltre il 51% delle persone coinvolte), risiede in sole due regioni: Campania e Sicilia. Seguono Calabria, Lazio, Lombardia e Puglia che coprono un ulteriore 28% dei nuclei e il 27% delle persone coinvolte. Il 10% dei nuclei percettori di REI risulta extracomunitario, per cittadinanza del richiedente la prestazione.

 

Tabella 1. I beneficiari del REI e del SIA, gennaio-settembre 2018

Fonte: Inps, Osservatorio Statistico, Reddito di Inclusione. Nuclei beneficiari e persone coinvolte. Mesi di competenza gennaio-settembre 2018, p. 7

 

A livello nazionale, il REI ha raggiunto 184 persone ogni 10.000 abitanti; valori nettamente superiori si registrano tuttavia in Sicilia, Campania e Calabria (dove sono rispettivamente pari a 540, 517, 389) mentre valori decisamente inferiori caratterizzano il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige (pari in entrambi i casi a 23).

L’importo medio mensile del REI è di 305 euro, ma anche in questo caso ci sono notevoli variazioni; dai 239 euro della Valle d’Aosta ai 336 euro della Campania. Nel complesso, le regioni del Sud registrano un importo medio del beneficio più alto rispetto a quelle del Nord di circa a 53 euro (+20%) e del Centro di circa 37 euro (+13%). Per come è costruita la misura, inoltre, l’importo medio varia sensibilmente in base al numero di componenti del nucleo familiare, passando da 177 euro per i nuclei monocomponenti a 433 euro per i nuclei con 6 o più componenti.

Considerando la composizione dei nuclei beneficiari, vediamo che le famiglie con minori rappresentano il 55% (208 mila) dei nuclei beneficiari e coprono il 73% delle persone coinvolte. Le famiglie con disabili sono invece 69 mila e rappresentano il 18% dei nuclei beneficiari (e il 18% delle persone interessate).


L’aumento dei "nuovi nuclei" beneficiari

Nella sua prima formulazione il REI si rivolgeva alle famiglie con minori, con disabili gravi, con donne in stato di gravidanza accertata o a persone con 55 o più anni di età in possesso di specifici requisiti di disoccupazione. Prima ancora della sua entrata in vigore, i criteri di accesso sono stati tuttavia modificati in senso estensivo. In particolare, a differenza di quanto previsto inizialmente, a partire dal 1° gennaio 2018 tutti i disoccupati di età superiore ai 55 anni (e non solo quelli in possesso di specifici requisiti di disoccupazione) sono diventati eleggibili.

La modifica più rilevante è tuttavia diventata operativa lo scorso 1° luglio, quando sono venuti meno tutti i requisiti familiari e la misura è quindi diventata universalistica (si veda qui).

In linea con queste modifiche, a partire dal mese di luglio 2018 si è registrato un incremento dei “nuovi” nuclei beneficiari del 76% rispetto al mese precedente. In particolare, i “nuovi nuclei” che hanno percepito il REI, a partire dal trimestre luglio settembre 2018, sono 101 mila. Di questi, il 43% non possiede i requisiti familiari precedentemente richiesti ai fini della concessione del beneficio. Questa modifica normativa incide anche sulla distribuzione dei nuclei beneficiari per numero di componenti. Il 41% dei nuclei che ha richiesto il REI nel trimestre luglio – settembre 2018 è infatti monocomponente.



Riferimenti

Report trimestrale Reddito di inclusione (gennaio-settembre 2018)