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Venerdì 3 luglio la città di Milano ha aperto i propri cortili per "La festa del vicinato". A partire dalle 15:30, 18 cortili distribuiti nelle 9 zone della città, grazie all’impegno dei custodi sociali, hanno aperto le porte a tutti gli abitanti dei rispettivi quartieri. In programma animazioni, balli ed estrazione di premi, esposizione di foto d’epoca dei quartieri, scambio di libri, laboratori per i bambini e per le persone con disabilità, preparazione di merende con mamme e nonne, gare canine e clownerie. Presenti e arruolati di diritto anche i “cuochi sociali”, i volontari che da mesi preparano a loro spese pranzi per gli anziani soli segnalati dal Comune, donando loro affetto e compagnia.

Lanciata nel 1999 a Parigi, la festa del vicinato è stata poi estesa a livello europeo e dal 2004 è diventata il primo appuntamento cittadino per rafforzare e favorire i rapporti di buon vicinato. Negli ultimi anni hanno aderito all’iniziativa anche Paesi fuori dall’Europa, come Canada, Messico e Giappone, così che la festa dei vicini si configura sempre di più come un appuntamento diffuso a livello mondiale. L’iniziativa si pone l’obiettivo di sviluppare la convivialità, rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà per lottare contro l’isolamento, di diffondere politiche di prevenzione della sicurezza urbana e di costruire un’Europa più solidale. L’idea è di creare una occasione di incontro per superare i piccoli conflitti e le difficoltà del quotidiano.

Per quanto riguarda Milano, Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute, ha sottolineato come la qualità della vita nei quartieri popolari sia tra i principali impegni dell’amministrazione meneghina e pertanto “le feste del vicinato sono una straordinaria occasione di socializzazione e per questo abbiamo radicalmente cambiato l’assistenza domiciliare e diamo vita a numerosi appuntamenti di socialità tra cui le feste del vicinato che arrivano al quarto anno". "I cortili milanesi aprono quindi le porte alla città anche grazie al lavoro dei nostri custodi sociali (che rilevano e intercettano i problemi delle persone in stato di bisogno e ricercano le risposte più adeguate) e al coordinamento con i Consigli di Zona: un altro esempio di come la rete che unisce istituzioni, associazioni e cittadini è la risposta giusta per far vivere la città e offrire momenti concreti di ascolto e conoscenza”.

L’iniziativa è stata infatti realizzata grazie alla concreta collaborazione tra soggetti territoriali, quali NaturaSì-Il Supermercato Bio, Fonte Sant’Antonio, Aler, MM – che metteranno a disposizione i cortili nei quali si realizzerà la festa -, i custodi sociali che collaboreranno all’iniziativa, Amsa, che si occuperà gratuitamente del posizionamento/svuotamento dei cestini/bidoni e della pulizia finale presso i cortili dei luoghi di socialità utilizzati durante la festa e i piccoli negozianti di quartiere, che si occuperanno del catering e dell’intrattenimento.

 

Riferimenti

La pagina dedicata sul sito del Comune di Milano

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