Come vi abbiamo raccontato in alcuni dei nostri approfondimenti recenti (come questo dedicato alla didattica a distanza e questo focalizzato sulle conseguenze della pandemia sui minori), i bambini e i ragazzi stanno pagando un prezzo molto alto a causa della chiusura delle scuole e della sospensione dei servizi educativi e ricreativi.

Proprio per questo ci sembra interessante raccontarvi l’esperienza di una progettualità – chiamata “Cantieri di Cittadinanza, Cultura e Coesione – che si è proposta di riqualificare alcuni spazi dismessi per promuovere iniziative dedicate ai più giovani. Il progetto, nato nel 2019 da una partnership tra soggetti pubblici e privati, si concentra nel territorio di Lecce (precisamente nel Comune di Caprarica di Lecce). Ce ne parla Francesco Falco, rappresentante nazionale delle Basi ActionAid Italia, il quale è stato direttamente coinvolto nella progettazione dell’intervento.  


Caro Francesco, come e quando è nato il progetto “Cantieri di Cittadinanza, Cultura e Coesione”?

Era il 2019 quando, tra gli spazi da riattivare con il programma “Luoghi Comuni” della Regione Puglia, veniva incluso l’Auditorium Comunale di Caprarica di Lecce. Un luogo che noi, Gruppo Locale di Lecce per ActionAid, più volte avevamo utilizzato per le nostre iniziative e che spesso avevamo richiesto, perfino con una raccolta firme, come sede sociale stabile delle nostre attività.

Erano passati solo pochi anni da quando, nel 2015, lo spazio era entrato nella rete dei Laboratori Urbani della Regione Puglia e per la prima volta viveva un’esperienza di gestione giovanile grazie alla cooperativa “L’Allegra Officina”. Dopo una fase di ristrutturazione, il Comune di Caprarica di Lecce decide di candidare questo spazio per il bando “Luoghi Comuni”, iniziativa della Regione Puglia promossa dalle Politiche Giovanili e dall’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione) che mira a valorizzare il patrimonio pubblico sottoutilizzato con progetti promossi dai giovani pugliesi.

Per noi, associazione attiva dal 2003 in questa comunità, era il momento di attivare un percorso di protagonismo giovanile che potesse ricollegare uno spazio pubblico ai bisogni concreti della comunità che conoscevamo e vivevamo.


È a questo punto che è partito il progetto, giusto?

Esatto. Nel 2019 è partito “Cantieri di Cittadinanza, Cultura e Coesione”, che, dopo la fase di valutazione da parte di una giuria esterna, tra tutte le proposte, diventava quella ammessa a finanziamento. Purtroppo la notizia arrivava quasi in contemporanea con la diffusione della pandemia da Covid-19. Ma la macchina non si fermava e dopo mesi di coprogettazione a tre – Comune titolare dello spazio, ARTI per la Regione Puglia e ActionAid Lecce – finalmente si dava avvio alle attività. Dopo i primi lavori di manutenzione, pittura, pulizia e allestimento eravamo finalmente pronti ad aprire i nostri “Cantieri ActionAid”.


Quali sono le attività e le iniziative che il progetto “Cantieri di Cittadinanza, Cultura e Coesione” ha realizzato in questi anni? Sono cambiate nel corso degli ultimi mesi, a causa della pandemia?

Il cantiere di cittadinanza oggi ospita uno studio di registrazione dove i giovani riempiono di contenuti la webradio “Radio Cantiere”. Grazie a Seyf e Periplus è nata “AngInRadio”, una trasmissione che grazie all’Agenzia Nazionale Giovani è antenna nazionale della rete Erasmus+. I più giovani del gruppo, ancora minorenni, hanno creato la trasmissione “PodCap73010”, un luogo di dibattito e confronto su attualità e adolescenza. Quando l’emergenza passerà i ragazzi potranno vivere uno scambio europeo con una webradio comunitaria curata e gestita da giovani spagnoli e con loro scambiare esperienze e competenze.

Il cantiere di cultura mette a disposizione degli studenti della scuola superiore un luogo attrezzato e tranquillo per lo studio. Vista l’emergenza questo luogo è attivo anche di mattina per permettere ai giovani di seguire la Didattica a Distanza senza rimanere a casa. Qui trovano prese, wi-fi e giuste distanze eprovano, nel limite del possibile, ad assaporare momenti di normalità. Per due pomeriggi a settimana alcuni tutor li sostengono e supportano nelle materie più difficili e, insieme,preparano esami o interrogazioni.

Il terzo e ultimo cantiere, quello di coesione, ha visto uno stravolgimento delle attività per colpa della pandemia. È stato allestito un palco per eventi e conferenze attrezzato con service audio e luci. È il luogo che non vede l’ora di ospitare musicisti, attori, relatori e compagnie d’arte. Un’altra area dello spazio è pronta ad ospitare giochi di società e da tavolo per intrattenere i più giovani nei momenti di socializzazione. Inoltre, sono partiti dei corsi sportivi urbani per bambini che non prevedono contattato e che si svolgono quasi interamente all’aria aperta. Discipline come il parkour e lo skate che, utilizzando piazzette e strutture urbane, sono specchio di una volontà di vivere a pieno gli spazi pubblici. 


L’iniziativa è stato quindi ben accolta dai giovani del territorio…

Siamo orgogliosi di poter dire che, nonostante l’inverno e la pandemia globale, stanno nascendo collaborazioni e idee per il futuro che potranno rendere questo luogo un luogo di confronto generazionale costruttivo e disinteressato; uno spazio culturale e sociale dove provare, imparare e sbagliare. In poco tempo ci siamo accorti che, dietro il bisogno di spazi fisici, i giovani nascondono una voglia incredibile di occupare gli spazi politici e sociali delle loro comunità di riferimento.