Continuano gli approfondimenti dedicati ai progetti finanziati nell’ambito del 7^programma quadro dell’Unione Europea. Dopo COPE, LOCALISE, FLOWS e IMPROVE, presentiamo WILCO (Welfare innovations at the local level in favour of cohesion), progetto triennale che indaga in che modo i sistemi di welfare locale possano favorire la coesione sociale e che ruolo abbia l’innovazione in questo processo.


Il progetto

WILCO è un progetto di ricerca finanziato dal 7° programma quadro dell’Unione Europea. Di durata triennale, è iniziato nel dicembre 2010 e si è concluso il 31 gennaio 2014. Il progetto è stato realizzato da un consorzio internazionale e multi-disciplinare, che comprendeva 13 unità di ricerca: Radboud University Njimegen (Paesi Bassi), che ha svolto anche le funzioni di coordinamento scientifico; Westfälische Wilhelms-Universität Münster, Germania; Université de Genève (Svizzera); University of Barcelona (Spagna); Institute for Social Policy, University of Zagreb (Croazia); Centre de Recherche et d’Information sur la Démocratie et l’Autonomie (Francia); University of Warsaw (Polonia); University of Kent (Regno Unito); Ersta Sköndal University College (Svezia); Justus-Liebig University (Germania); EMES European Research Network (Belgio); European Research Services GmbH (Germania); e Politecnico di Milano (Italia). L’unità di ricerca italiana è composta da Costanzo Ranci (coordinatore scientifico), Giuliana Costa e Stefania Sabatinelli, afferenti al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. 

L’obiettivo generale del progetto è stato quello di esaminare comparativamente se e in che modo i sistemi di welfare locale possono favorire la coesione sociale, e che ruolo abbia l’innovazione in questo processo. In particolare la ricerca intendeva, andando oltre l’analisi delle “buone pratiche”, comprendere come e a quali condizioni politiche, programmi e progetti virtuosi possano essere sostenibili e replicabili nello spazio e nel tempo.

La ricerca ha preso avvio dall’analisi dei contesti nazionali di welfare in dieci paesi rappresentativi delle diverse aree geografiche d’Europa, così come dei diversi regimi di welfare, per poi focalizzarsi sulla scala locale, con la scelta di due realtà urbane per ogni paese (per un totale di venti città). Per tenere fermo il livello locale, per l’Italia sono state scelte le città di Milano e di Brescia. Gli altri paesi inclusi e le relative città selezionate sono: Svezia: Stoccolma e Malmö; Regno Unito: Birmingham e Medway; Olanda: Amsterdam e Nijmegen; Germania: Berlino e Münster; Francia: Nantes e Lille; Svizzera: Berna e Ginevra; Spagna: Barcellona e Pamplona; Polonia: Varsavia e Płock; Croazia: Zagabria e Varaždin.


Fasi e obiettivi della ricerca

Il progetto si è articolato in quattro fasi principali.

  • Nella prima fase si sono ricostruiti i sistemi di welfare nazionali dei paesi coinvolti, con particolare riferimento alle seguenti aree di policy: accesso al mercato del lavoro, accesso alla casa, cura della prima infanzia. Oltre all’analisi del contesto e dell’impianto strutturale delle politiche si sono indagati i cambiamenti relativi agli ultimi dieci anni, in relazione agli approcci di policy, ai processi di riorganizzazione delle competenze tra livelli di governo (rescaling) ed alle modalità di governance tra settori ed attori diversi (pubblico, privato, terzo settore).
     
  • Nella seconda fase sono stati analizzati i fattori di vulnerabilità sociale a livello locale, ed il ruolo del welfare locale. Assumendo la definizione di Ranci (2010), per vulnerabilità sociale non si intendeva uno stato di deprivazione materiale o di povertà, ma una situazione di instabilità in un contesto di aspri vincoli, in uno o più dei principali sistemi di integrazione sociale: famiglia, mercato del lavoro, welfare.
    L’analisi si è articolata su tre livelli: macro, meso e micro. Per il livello macro, si è analizzata la relazione tra competitività e coesione sociale per un ampio set di città europee, attraverso i dati disponibili nel database Urban Audit, comparando le città e situandole nel contesto dei loro sistemi nazionali. Nel campione sono state incluse le città selezionate per WILCO, escludendo solo quelle per le quali non erano disponibili dati comparabili.
    Per il livello meso, si sono analizzati i cambiamenti strutturali avvenuti nelle venti città selezionate, dal punto di vista sociale, demografico ed economico-produttivo, i nuovi rischi sociali emergenti, e le risposte di policy fornite dai sistemi locali di welfare.
    Per il livello micro, si è proceduto a ricostruire ed analizzare le esperienze di tre gruppi sociali particolarmente esposti a condizioni di vulnerabilità sociale: giovani precari o disoccupati; madri sole con figli in età pre-scolare; migranti di prima generazione. Le esperienze individuali sono state raccolte attraverso 360 interviste in profondità svolte nelle 20 città coinvolte. Per ciascuno dei tre gruppi target si sono messe a fuoco le aree in cui le disuguaglianze più si manifestano: l’inserimento lavorativo, le soluzioni di cura per i bambini in età pre-scolare, l’accesso alla casa, l’integrazione sociale.
    Per ragioni di comparabilità, per il livello meso e micro sono stati prodotti e utilizzati protocolli di ricerca comuni e condivisi.
     
  • Nella terza fase sono stati esaminati i discorsi politici e i dibattiti pubblici locali sui temi del welfare, e le relative costellazioni di attori. Si sono analizzati per ogni città dibattiti e discorsi sviluppatisi negli ultimi dieci anni intorno ad almeno due temi rilevanti per una o più delle aree di policy oggetto della ricerca. Per ognuno si è ricostruita ed analizzata la configurazione di attori – istituzionali e non – portatori di approcci ed interessi diversi.
     
  • Infine, nell’ultima fase sono state identificate pratiche innovative di welfare locale nelle venti città europee coinvolte, al fine di individuare le condizioni che le possono rendere efficaci nella lotta contro le disuguaglianze sociali e nella promozione della coesione, nonché replicabili e sostenibili nel tempo. Nelle venti città sono stati selezionati ed analizzati 77 casi di innovazione concernenti una o più delle aree di policy che costituivano l’ambito di ricerca del progetto WILCO (accesso al lavoro, cura dell’infanzia, accesso alla casa, integrazione sociale). Per ognuna sono stati identificati i contenuti, gli obiettivi, le fonti di ispirazione, gli attori coinvolti, le modalità di funzionamento interno e di governance, le modalità di relazione con gli utenti, la relazione con il sistema locale di welfare, il potenziale innovativo e le criticità in termini di sostenibilità.

Lungo tutto il corso del progetto il network nel suo complesso e ciascuno dei partner si sono posti l’obiettivo di restituire e divulgare i risultati della ricerca, coinvolgendo innanzitutto gli attori dei contesti locali nei quali la ricerca è stata svolta, al fine di contribuire al dibattito pubblico sul welfare locale e ai processi di policy making, migliorare la nostra comprensione, ed elaborare nuovi interrogativi di ricerca.


Prodotti della ricerca

I team di WILCO hanno generato una pluralità di prodotti intermedi consultabili sul sito del progetto, tra cui:

– “National Reports” che riportano gli esiti della fase 1 di ricerca, uno per Paese;
– “City Reports” che riportano gli esiti della ricerca a livello meso della fase 2, uno per città;
– "City Reports on the Interplay of Innovation and Local Welfare System” che riportano gli esiti della fase 3, uno per città;
– “City Reports on Innovations in Housing, Employment, Family Care and Immigrant Integration” che riportano gli esiti della fase 4, uno per città.

Per ognuna delle fasi di ricerca sono stati poi prodotti dei rapporti comparativi, a partire dai materiali prodotti dalle singole città, discussi di volta in volta in incontri di ricerca cui hanno partecipato tutti i team di WILCO. Essi sono:

– “Comparative Report on Social Inequality and Cohesion in European Cities” (integrato da un “Missing Data Report”, che dà conto delle difficoltà incontrate dalle unità di ricerca nel reperire informazioni e dati comparabili a livello locale);
– “Comparative Report on Local Welfare from a Historical and Institutional Perspective”;
– “Comparative Report: Core Ideas in Urban Policy Innovations”;
– “Comparative Report: Social Innovations in European Cities”;
– “Final Report”.

Sono stati prodotti anche due ulteriori documenti sui temi dell’innovazione sociale:

– un position paper: “Social Innovation Research in Horizon 2020”;
– un policy brief: Brandsen, T., Trommel, W., Verschuere, B. “A European Spring? Addressing the Public Discontent in Society”.

WILCO ha prodotto anche 3 video sui temi della ricerca. Il primo riguarda le condizioni di bisogno e di vulnerabilità sociale cui le politiche di welfare locale devono dare risposta nelle città europee, il secondo le innovazioni locali studiate nel progetto, il terzo i temi della governance dell’innovazione. Tutti i video sono accessibili cliccando su questo link.

A partire dal progetto WILCO sono stati pubblicati due volumi, e un terzo è attualmente in via di pubblicazione, che hanno visto i ricercatori delle diverse unità di ricerca locali collaborare alla curatela e alla stesura dei capitoli.

1) Ranci, C., Brandsen, T., Sabatinelli, S. (a cura di) (2014) “Social vulnerability in European cities. The role of local welfare in times of crisis”, Palgrave Macmillan, Houndmills Basingstoke. Sulla base degli esiti della seconda fase della ricerca, il volume discute la natura dei sistemi locali di welfare, analizzando fattori e profili di vulnerabilità sociale a scala urbana, così come il ruolo delle politiche nel contrastarne gli effetti.

2) Evers, A., Ewert, B., Brandsen. T. (a cura di) “Social Innovations for social cohesion: Transnational patterns and approaches from 20 European cities”.
Il volume, in versione e-book disponibile sul sito web di WILCO, si ricostruiscono i 77 casi di innovazione sociale studiati e approfonditi nel corso del progetto.

3) Brandsen, T., Cattacin, S., Evers, A., Zimmer, A. (a cura di) “Social Innovations in the Urban Context”.
Sulla base degli esiti della terza e quarta fase della ricerca, il volume discute la natura dell’innovazione sociale, i modelli ravvisabili a livello locale, e la relazione con gli stili di governance urbana.

Le attività di disseminazione del progetto comprendevano anche l’organizzazione di eventi di restituzione e discussione dei risultati di ricerca presso le città nelle quali la ricerca stessa ha avuto luogo. Sono stati, dunque, realizzati 20 grass-root event che, con modalità specifiche per ogni città, hanno visto il coinvolgimento di una pluralità di attori locali. I dettagli di ogni evento e i relativi materiali sono reperibili sul sito.

  

Riferimenti

WILCO. Welfare innovations at the local level in favour of cohesion


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