4 ' di lettura
Salva pagina in PDF

I provider di welfare aziendale sono società private che si occupano di sostenere le imprese nelle varie fasi di ideazione, implementazione e monitoraggio di interventi o piani di welfare. Attualmente esistono varie realtà inseribili all’interno del mercato dei provider di welfare: le società di servizi, le software-house e le piattaforme on-site, le società di brokeraggio assicurativo e alcune società definibili spurie.

Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi a questo tema realizzando una ricerca – i cui dati saranno pubblicati all’interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia – e degli approfondimenti sulle realtà italiane più rilevanti. Lo scopo della ricerca, che si è svolta tra dicembre 2016 e febbraio 2017, è stato quello di indagare e analizzare i cambiamenti avvenuti all’interno del mondo dei fornitori di servizi di welfare dopo l’introduzione delle novità previste dalla Legge di Stabilità 2016

All’interno dell’approfondimento di questa settimana (che segue quelli su Edenred, Easy Welfare, Eudaimon e Willis) vi raccontiamo l’esperienza di DAY attraverso l’intervista con Alessandra Bertazzoni, Key Account Grandi Clienti Welfare di DAY.


Quali sono le misure e i servizi di welfare che mettete a disposizione alle aziende?

Le aziende clienti scelgono DAY quale provider per attivare piani di welfare per conferire benefit ai loro dipendenti. Parliamo di un sostegno concreto nella conciliazione vita-lavoro che genera un percorso virtuoso di benessere. L’azienda ha così modo di abbattere il cuneo fiscale.

Per rispondere alle esigenze abbiamo sviluppato la piattaforma digitale DayWelfare che assicura una gestione facile e flessibile del piano di benessere scelto. Il dipendente vive un’esperienza di navigazione semplice e intuitiva grazie anche a procedure guidate che rendono la scelta e l’acquisto dei servizi welfare gratificante.

Accanto al portale DayWelfare proponiamo soluzioni easy rivolte alla PMI, che si avvalgono di tecnologie smart e voucher multicanale. Chi usufruisce della nostra piattaforma può far affidamento su sei aree tematiche. La prima concerne famiglia e l’istruzione, quindi rette per tutte le scuole dall’asilo fino all’università, libri di testo, materiale didattico, campi estivi, baby sitting e assistenza a persone non autosufficienti. Altra area importante di welfare è quella assistenza integrativa, quindi casse sanitarie convenzionate e il rimborso per varie tipi di spesa, nonché quella di previdenza complementare.

Offriamo soluzioni anche per coloro che hanno esigenze di welfare differenti. Le soluzioni ad esempio ospitano convenzioni con palestre, ma anche cinema, teatro, mostre, spettacoli e player innovativi d’intrattenimento.

Relativamente alla vostra società e al vostro ruolo di provider, avete introdotto delle modifiche alla luce della Legge di Stabilità 2016? Sono stati pensati nuovi servizi o nuove modalità nell’erogazione delle prestazioni?

La Legge di Bilancio ha dato un’importante spinta al mercato, ma la nostra offerta welfare è strutturata da tempo. Al crescere della tipologia di aziende che chiedono di conoscere soluzioni di welfare costruite su misure è necessario essere versatili e pronti a dare risposta ai bisogni. Ora molte prestazioni possono essere fruite tramite rimborso, di conseguenza abbiamo previsto nuove modalità di rimborso che riguardano l’ambito della non autosufficienza e il baby-sitting.

DAY, inoltre, propone soluzioni flessibili per i dipendenti che convertono in welfare il premio di risultato, godendo dei vantaggi stabiliti dalla legge. Le novità della Legge di Bilancio hanno prodotto un effetto economico di non secondaria importanza sul territorio. Noi di DAY attiviamo microreti per i clienti coinvolgendo le attività locali che, convenzionandosi, offrono prestazioni e servizi ai lavoratori oggetto di piani di welfare. I benefici economici dunque non riguardano solo aziende e dipendenti che ci scelgono come provider, ma anche l’economia locale che viene stimolata e gode di un inedito giro d’affari.

Quali sono le prestazioni più richieste dalle imprese sulla base della vostra esperienza?

Assistiamo ad una clusterizzazione dell’offerta. Per garantire il successo di un piano di welfare l’offerta di servizi deve essere molto variata e tenere conto delle varie tipologie che compongono la popolazione aziendale. Dalle nostre rilevazioni statistiche sull’emesso emergono delle fasce di età con esigenze specifiche.

La fascia che va dai 35 ai 45 anni ha una predilezione per i servizi dedicati alla famiglia, asili, rette scolastiche e servizi accessori, materiale didattico, con punte fino all’80% e grande preponderanza della modalità rimborsuale per accedere alle strutture di fiducia. 

La fascia over 45 è caratterizzata da un’elevata richiesta di visite e check-up, previdenza integrativa e offerte wellness e benessere che coprono oltre metà delle richieste, ma anche assistenza domiciliare ai familiari non autosufficienti e grande richiesta delle nostre offerte in tema di arte, spettacolo e cultura. In particolare strutture museali, mostre ed eventi.

Infine, la fascia sotto i 35 anni si concentra maggiormente sulle offerte in termini di sport, palestre, corsi e attività per il tempo libero, offerte in termini di entertainment, eventi e spettacoli, qualche coda su visite e check-up. Le imprese più strutturate richiedono soluzioni tecnologiche per i dipendenti come la già citata piattaforma DayWelfare che risponde a bisogni diversi in base a età, condizione famigliare e sociale dell’utente. In particolare, offriamo soluzioni agili e smart per startup o PMI, il tessuto economico principale del nostro Paese e abbiamo notato che proprio le piccole realtà prediligono le soluzioni wellness, cultura, entertainment.

Alla luce delle novità previste dalla Legge di Stabilità 2016 ritiene che sia cresciuto l’interesse delle aziende verso l’implementazione di piani di welfare nell’ultimo anno?

Le imprese sono molto interessate alle soluzioni welfare e in molti casi abbiamo riscontrato entusiasmo e partecipazione. Le aziende hanno compreso che sceglie di affidarsi a un gestore risparmia tempo e risorse e ha un ritorno di immagine notevole, migliorando allo stesso tempo il clima aziendale.

Con le novità normative introdotte anche le PMI hanno cominciato a interessarsi e in tante hanno già introdotto strumenti di welfare. Il nostro ruolo in questi casi è anche quello di consulente, accompagnando ogni singola impresa verso la scelta del piano di welfare più adatto.